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HOT BIRD TV AWARDS 2011 All’Hot Bird TV Awards di quest’anno, con ben 160 iscritti provenienti da 20 paesi di tutto il mondo, rilevante è stata la presenza della tv satellitare italiana. Presenti, infatti, le due piattaforme leader del nostro mercato Sky e Tivùsat con sette emittenti nominate - su un totale di 40 candidate - nelle 10 categorie del premio: Babel, Rai Storia, Rai 5, SMtv San Marino, Sky Cinema 1 HD, SkyUno, Tg Norba 24. Confermati anche per il 2011 il premio Best Programme, dedicato ai programmi di punta del palinsesto di ogni emittente e il premio Best New Channel of the year, che verrà conferito al format dai contenuti più innovativi nato dalla scorsa edizione. L’appuntamento è per il 25 novembre prossimo a Venezia nella prestigiosa Scuola Grande di San Giovanni Evangelista, dove si terrà la cerimonia di premiazione. Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2011 41 con quelle che sono le nostre previsioni e quindi stiamo dimostrando di saper far bene». E cosa risponde a chi punta il dito sui costi? «Il satellite, fino qualche tempo fa è stato è stato considerato come uno strumento non molto performante ed estremamente caro. Oggi il nostro compito più difficile è proprio quello di rompere questa convinzione, noi dobbiamo combattere questo pregiudizio. Il satellite può funzionare bene e non è caro. Oltretutto, ha caratteristiche tali da essere, in alcuni casi, l’unica soluzione possibile. Pertanto, non deve essere considerato in concorrenza con le reti terrestri ma, piuttosto, come una risorsa complementare». Quale processo sta seguendo Eutelsat per ottimizzare i costi sui servizi? «Nel 2007 è stato lanciato il primo servizio Tooway con l’obiettivo di lavorare allo sviluppo di un satellite con caratteristiche e architettura completamente diversi rispetto agli attuali satelliti in banda Ku. Questo processo d‘innovazione ci ha portato al recente lancio del Ka-Sat, e ci ha permesso di replicare e duplicare le porzioni di banda in diverse aree geografiche dandoci la possibilità di aumentare per 35 volte la capacità di un satellite. Oggi, se un satellite normale ha una capacità da 2 a 4 Gigabit al secondo, il Ka-Sat ne dispone 70 di Gigabit al secondo; una capacità enorme, che ci permette di ottimizzare i costi sui servizi e di approcciare anche il mercato consumer con soluzioni più economiche e alla portata di tutti». Parliamo ancora di Ka-Sat, ci rivela quali sono i progetti futuri per questo satellite? «Il Ka-Sat è una soluzione davvero rivoluzionaria; per il futuro stiamo lavorando con importanti attori broadcaster in Europa e in Italia, per offrire soluzioni di contribuzione con sistemi trasmittenti trasportabili molto leggeri, a basso costo, che permettono l’accesso da ogni parte d’Europa a trasmissioni live; e i costi sono di gran lunga inferiori rispetto a quella praticati in banda Ku». Ci fa un esempio di utilizzo concreto? «Il sistema trasmittente può arrivare a gestire fino a 20 Mbps e questo dà l’opportunità ad un operatore, ad esempio, di poter offrire contributi simultanei a diverse televisioni. Un sistema performante che permette ad un broadcaster di trasmettere il segnale ripreso da diverse telecamere, evitando la regia il loco, per gestirla più comodamente da remoto, nei propri studi televisivi. Tra gli altri, ad esempio, abbiamo fornito i nostri sistemi alle agenzie di news durante il festival di Venezia, per poter lavorare ed avere connettività in real time con le proprie sedi. Soluzioni che hanno ben funzionato. Basti solo pensare al lavoro dei fotografi che, si sa, producono immagini in alta risoluzione. In quell’occasione, collegandosi in Wi-fi all’access point locale presente sul posto, hanno potuto inviare tutti gli scatti in tempi rapidissimi, nonostante le dimensioni di quei file. Il satellite, dunque, dà la possibilità di far circolare l’informazione, in tutta Europa e in alta qualità. Vogliamo parlare dell’emergenza? Abbiamo una soluzione così poco ingombrante che può essere posta addirittura in uno zaino: l’operatore può così salire, ad esempio, su un elicottero e produrre video in tempo reale, in caso di calamità naturali. Applicazioni utili al lavoro della protezione civile che può utilizzare in modo intelligente e funzionale». Per concludere, quanti sono, oggi, i ‘cavalli’ che muovono il motore di Eutelsat? «Oltre 700 impiegati provenienti da almeno 30 paesi diversi, che garantiscono un servizio no stop, in modo professionale e accurato».


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