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Eutelsat L’INTERVISTA Renato Farina: con il Ka-Sat servizi satellitari oltre ogni frontiera Abbiamo incontrato Renato Farina, nominato di recente direttore del mercato Italiano di Eutelsat, per conoscere i programmi e le nuove sfide che attendo l’operatore europeo, forte di un’esperienza trentennale. La venuta del Ka-Sat si preannuncia rivoluzionaria in numerose applicazioni. Guardando ai programmi futuri che Eutelsat ha messo in cantiere, nonostante questa società abbia maturato un’esperienza trentennale, verrebbe da dire che siamo solo all’inizio. In effetti lo sviluppo che Eutelsat ha impresso e imprime al mercato satellitare europeo e del mediterraneo stupisce non solo per le alte prestazioni ma, anche e soprattutto, per l’elevato ritmo che continua a garantire nel tempo. Complice la potenzialità del mezzo, tutto ciò lo si deve anche al contributo del management, di prima scelta e sempre in prima linea. Di questo abbiamo parlato con l’Ingegner Renato Farina, di recente nominato direttore del mercato Italiano, con l’obiettivo di proseguire sulla strada dell’innovazione, caratteristica peculiare di Eutelsat, sia per il mercato del broadcasting che del trasporto del segnale. Con il contributo delle nuove tecnologie, in particolare del rivoluzionario Ka-Sat, che con le sue applicazioni apre nuove e promettenti prospettive per la trasmissione numerica: «Eutelsat ha 40 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2011 un’esperienza trentennale nella gestione satellitare: oggi governa una flotta di 29 satelliti – esordisce Renato Farina – e altri 6 da lanciare entro il 2014. La nostra flotta copre due terzi della superficie del pianeta e raggiunge quasi 200 milioni di case, con circa 200 canali televisivi in HD su un totale di 3.800, 429 dei quali italiani, distribuiti dai satelliti Hot Bird a 13° Est». Come si pone oggi Eutelsat nei confronti del digitale terrestre? «Il satellite considera il digitale terrestre come un’opportunità, lo ritiene un servizio complementare, e ne dà il proprio contributo. La trasmissione satellitare permette di aggirare gli ostacoli come regioni montagnose o frontiere per collegarsi ai molti siti sparsi sulla Terra. Oggi, poi, con la connessione a banda larga resa possibile dai satelliti, è possibile accedere ad internet anche dai siti più remoti. Pensiamo subito dopo una calamità naturale: il satellite, ad esempio, sostituisce le reti terrestri danneggiate o distrutte per ristabilire le comunicazioni e coordinare i soccorsi. Che sia in mare, in aereo, in treno o dovunque le reti terrestri siano assenti o deboli, il satellite garantisce connessione internet e accesso a tutte le reti di comunicazioni digitali. D’altronde, basti pensare che il satellite viene utilizzato dal digitale terrestre per la distribuzione delle proprie piattaforme quando la copertura terrestre è assente, per capire quanta complementarietà ci può essere tra i due servizi». Non solo televisione, dunque, ma anche internet. Perché il satellite è performante su questo fronte? «Faccio un esempio tra i tanti. La pubblica amministrazione sta sviluppando l’interazione via web con i cittadini. Ed è un diritto di tutti poter avere accesso, tramite web, ai servizi della pubblica amministrazione. Non solo, basti pensare che la stessa Agenda Digitale europea impone agli Stati membri di assicurare collegamenti a banda larga al 100% della popolazione entro il 2013. Bene, la soluzione c’è, è il satellite ed è una soluzione performante. Raggiunge tutto il territorio superando qualsiasi barriera: i risultati ottenuti finora sono soddisfacenti sia sul fronte consumer che su quello professional, in linea


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