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Approfondire «La7 in HD, nel prime time» A tu per tu con Simone Madoni Telecom Italia Media, Responsabile TV Operations Telecom Italia Media, editore del canale televisivo La7, è entrato a far parte dell’associazione HD Forum Italia l’anno successivo alla sua fondazione, avvenuta nel 2006. La7, dagli inizi di settembre 2011, trasmette sul canale 507 il prime time in alta definizione, un primato per il digitale terrestre in Italia. HD in digitale terreste, la sfida di La7 «Ci troviamo completamente a nostro agio in HD Forum Italia –ci racconta Simone Madoni– perché da tre anni abbiamo adottato l’alta definizione producendo in questo standard quasi tutti i nostri contenuti. Dallo scorso 5 settembre, con la prima edizione de L’infedele, abbiamo avviato la trasmissione in simulcast: sul canale 507 il prime time, tranne poche eccezioni, è disponibile in HD nativo, mentre sul canale 7 viene trasmesso in standard definition (SD). Durante le altre ore del giorno la programmazione sul canale 507 avviene in HD upscaling (da SD), ma ancora per poco: dall’inizio del 2012 contiamo di estendere l’HD nativo alle altre ore della giornata. La qualità dei segnali HD è elevata: l’operatore di rete, TIMB Telecom Italia Media Broadcasting, dedica attualmente a La7HD un’allocazione di banda variabile da 8 a 12 Mbps, in funzione del contenuto trasmesso. La7 e La7HD attualmente hanno una copertura simile, pari ad oltre il 90% del territorio nazionale, risultando visibili anche nelle aree non ancora completamente digitalizzate. Anche La7d è disponibile nella versione in alta definizione (al momento in HD upscaling) sul canale 529. Al canale viene dedicata un’allocazione di banda variabile da 4 a 8 Mb/s in funzione del contenuto trasmesso e, anche in questo caso, la copertura è la stessa del canale a definizione standard. Puntiamo molto sulla qualità della trasmissione –prosegue Madoni- perché rafforza il concetto di brand: a un prodotto editoriale di qualità abbiamo ritenuto opportuno 24 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 32 - 201019 associare immagini di qualità, come quelle in HD, oltre che uniformarci dall’inizio al formato 16:9 che viene adottato da La7 anche in versione SD. È uno sforzo importante che la nostra azienda ha fatto. Inoltre, curiamo molto anche la produzione audio utilizzando il Dolby Digital system. Con l’avvento del digitale terrestre, piuttosto che moltiplicare i canali, come hanno fatto altri broadcaster nazionali per far fronte all’erosione di ascolti subita, abbiamo preferito focalizzarci fondamentalmente su due, La7 e La7d, e su questi investire maggiormente sia in termini di programmazione sia in termini tecnologici. Al momento i dati d’ascolto sembrano premiarci. La nostra sfida è stata quella di essere i primi a trasmettere l’alta definizione in digitale terrestre, in chiaro, e offrire un prodotto di maggiore qualità ai nostri telespettatori». Il 3D, i costi e la banda La televisione stereoscopica è un altro affare. «Il lavoro di professionalizzazione che richiede l’alta definizione è oneroso e articolato –commenta Madoni. Scenografi e direttori della fotografia devono porre maggior attenzione alla qualità delle scene e ai progetti di illuminotecnica, bisogna supportare con una formazione adeguata le figure professionali più tecniche. La stereoscopia è ancora più complessa da gestire. Quando avevamo a disposizione le frequenze sperimentali, abbiamo alimentato, per un periodo di tempo, un canale 3D. Nell’ottobre del 2009 abbiamo trasmesso tre partite di rugby, in HD 3D nativo, in simulcast live con un circuito cinematografico. Il linguaggio stereoscopico è totalmente diverso, la collocazione delle camere a bordo campo è specifica per il 3D. Tradotto in banda, un segnale 3D occupa almeno quanto un canale HD. E la qualità deve essere ineccepibile per evitare di procurare un fastidio di visione che può manifestarsi. Inoltre, gli occhialini sono ancora visti come un limite alla diffusione della stereoscopia». Conclude Madoni:«Devo sottolineare il coraggio della mia azienda ad investire in tecnologia, l’attenzione e la cura di tutte le persone coinvolte nel perseguire questo obiettivo. Infine, vorrei evidenziare come nel contesto attuale l’attività di HD Forum Italia assuma maggior significato, perché la presenza di tutta la catena del valore -broadcaster, produttori di decoder e televisori, società di produzione- costituisce un grande arricchimento in termini di know-how e spazi di confronto. Se l’obiettivo principale, finora, è stato rappresentato dall’alta definizione, ora possiamo andare oltre, con le specifiche del 3D e del 4k, per affrontare le future scelte tecnologiche in un mondo digitale in continua evoluzione».


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