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I proiettori WUX450 da schermo non si percepisce il reticolo dei pixel, e il comfort visivo è decisamente superiore. Infine, si riesce ad avere una luminosità costante e ben distribuita su tutto lo schermo. Questi risultati sono confermati anche utilizzando ottiche molto spinte sulle focali da grandangolo. In questo caso la resa sui totem è stata significativa, una vera prova del nove della qualità Canon». 4500 lumen che proiettano sul pavimento sono sei: la superficie interessata è molto vasta, 18x18 metri, per oltre 320 metri quadrati. Vi sono anche proiezioni in modalità mapping, con mascherature indirizzate su specifici oggetti. I cinque proiettori XEED WUX6010, invece, da 6mila lumen, sono montati a soffitto e visualizzano le immagini sui totem da 1,4 x 8 metri. Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2016 71 pensiero che si è voluto porre in risalto, grazie a una solida costruzione architetturale. Il contesto teatrale di New Craft, è stato rafforzato dalla modellazione in edge blending sul pavimento grezzo. Illuminando in maniera opportuna le installazioni e trasmettendo un’idea di luminosa fluidità all’intero ambiente, le videoproiezioni tracciano una sorta di sentiero che indirizza verso un centro – nella direzione dove è stato collocato un grande tavolo centrale a forma di X. Dice Stefania Anzil, «con Cristina Barbiani – curatrice delle videoproiezioni multimediali – e grazie all’uso dei proiettori siamo stati in grado di realizzare un mapping che desse l’idea di un movimento alternato di avvicinamento e allontanamento dal fulcro centrale. Realizzando un ritaglio costruito con giuste immagini, abbiamo scelto di lasciare libero il tavolo a X dalle videoproiezioni, creando un’idea di movimento sinuoso e di continua ricerca di un centro, di un luogo stabile». Giochi di luce e fantasie colorate che alimentano un’atmosfera dai risvolti magici e intriganti. Costruire una fabbrica digitale l’allestimento tecnico Uno dei fattori che hanno sicuramente dato a New Craft un notevole successo e interessamento da parte del pubblico, risiede nell’abilità con cui sono stati fatti coesistere e presentati eccellenze della manifattura e della tecnologia di nuova generazione. Considerando più nel dettaglio l’integrazione scenica di queste componenti tecniche, Maurizio Arena – responsabile dei progetti video di Volume, la società che ha realizzato l’allestimento tecnico – ha puntualizzato come fondamentale sia stata la scelta fatta sui videoproiettori, finalizzata a garantire l’ottima resa della mostra nel suo insieme. «Per comporre l’intera struttura abbiamo scelto i videoproiettori Canon XEED. La scelta di Canon è stata motivata dal fatto che la tecnologia LCOS ha una marcia in più, anche in termini di fedeltà cromatica: le ottiche sono luminose e precise, anche ai bordi dell’immagine, non sono presenti aberrazioni geometriche; un aspetto che diventa ancora più evidente quando le superfici sono estese. Il pannello LCOS, che si distingue per la tecnologia LCD riflessiva, evita il cosiddetto effetto zanzariera. I proiettori XEED di Canon generano in questo modo immagini dettagliate ma, allo stesso tempo omogenee e morbide; anche quando ci si avvicina molto allo


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