Page 58

SI_AV0416_digitale

Case History AV-over-IP: perché? La struttura dell’NH Milano Congress Center, al secondo piano, può accogliere oltre duemila persone e può essere suddivisa fino ad un massimo di nove sale, oltre la lobby. Al terzo piano, invece, vi sono sale VIP combinabili a richiesta, dotate di monitor e sistemi di videoproiezione. «La committenza – spiega Antonio Gianazza di Signorelli Cesare Snc, la società che ha curato la supervisione, il coordinamento e la realizzazione – ha chiesto che non ci fosse alcun vincolo per il posizionamento delle apparecchiature AV: in ogni sala, in media, ci sono una decina di pozzetti/punti rete, a pavimento o a muro: bisognava collegare in un qualsiasi 58 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2016 punto qualunque sorgente AV, dal PC alla telecamera al player HDMI. Da subito abbiamo abbandonato l’idea di utilizzare una matrice fisica, per il costo complessivo troppo oneroso; inoltre, una soluzione così strutturata sarebbe diventata piuttosto complessa, con la presenta di numerosi device, che avrebbero potuto mettere a rischio l’affidabilità complessiva nel tempo. La parte microfonica, con Sennheiser, l’abbiamo realizzata in modalità wireless; quella AV, invece, è stata realizzata con Matrox Maevex, serie 5100, in AV-over-IP. Con questa soluzione abbiamo semplificato enormemente la struttura tecnologica. Abbiamo realizzato una rete IP dedicata, con switch ProCurve HP distribuiti in 8 armadi di rete, collegati in fibra ottica al centro stella posizionato in regia centrale. Da ogni switch HP, parte il cablaggio in rame al punto presa. Nel complesso, vi sono quasi 400 punti rete POE dedicati all’AV. Il collo di bottiglia di una rete di questo tipo potrebbe essere rappresentato dalla tratta in rame switch-punto rete: in realtà, però, con una rete di livello gigabit questo problema non si pone, merito anche degli encoder/decoder Maevex di Matrox che possono variare il bit-rate e la risoluzione dei segnali video. Questo è anche uno dei motivi perché abbiamo scelto Matrox: la banda occupata dal flusso video HD varia dai 10 ai 15 Mbps per ogni sala; quando tutte le sale sono in funzione la rete dedicata viene occupata soltanto per 150 Mbps». Prosegue Antonio Gianazza: «Fra i punti chiave di questo impianto, ci tengo a sottolineare il fatto che non è presente alcun vincolo riguardo ai collegamenti: ogni punto rete, con tecnologia PoE, può essere utilizzato in modo totalmente flessibile come sorgente di segnale, per collegare PC, telecamere, player digitali, ecc. oppure per collegare i monitor o i videoproiettori. Inoltre, ad uno qualsiasi di questi punti si può collegare un touch panel per il controllo di luci, schermi motorizzati e proiettori oppure un’interfaccia Dante, con gli ingressi e le uscite per mixer, diffusori, ecc. Infatti, non esiste una vera e propria regia classica perché la matrice di scambio dei segnali AV è virtuale, essendo realizzata in AV-over-IP; inoltre, può essere gestita da qualsiasi PC collegato in rete così come qualsiasi PC collegato in rete, con un player come VLC, è possibile visualizzare ciò che accade in ogni sala». Il sistema comprende 10 valigie numerate, per facilitare la gestione. Ogni valigia si può collegare a tutti i proiettori e monitor dotati di decoder IP Matrox Maevex. Da ogni switch HP, parte il cablaggio in rame al punto presa. Nel complesso, vi sono quasi 400 punti rete POE dedicati all’AV.


SI_AV0416_digitale
To see the actual publication please follow the link above