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Si ringraziano per la collaborazione: Per l’audio, sono stati impiegati degli altoparlanti da 8 watt, sufficienti per la sola diffusione della voce, con volumi opportunamente regolati. Davide Spallazzo – www.polimi.it Roberto Miculan – www.vivascreen.it Fondazione Stelline – www.stelline.it NEC – www.nec-display-solutions.com Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2016 43 situazioni in cui la videoproiezione viene resa difficile dall’elevata luminosità ambientale o in cui si voglia esaltare il livello di contrasto della videoproiezione. Tutte caratteristiche presenti all’interno del chiostro del palazzo. Lo schermo ViVa Screen HD, incastonato su supporti e talvolta anche “curvato”, si presta perfettamente per la realizzazione di particolari sistemi a retroproiezione. La superficie liscia, conferisce all’immagine un effetto “glass-like”, estremamente accattivante e ricercato dalla maggior parte dei designer, architetti e scenografi». Controllo remoto delle macchine Tutto il sistema può essere gestito da remoto, le apparecchiature sono state inserite nella rete della Fondazione Stelline e lasciano spazio a qualsiasi intervento dall’esterno: accensione, spegnimento, aggiornamenti, risoluzione di eventuali problemi, ecc. Il sistema, di default, è stato programmato per un avvio automatico previsto ogni mattina alle 9 e uno spegnimento fissato alle 8 di sera. Ma in ogni momento, da remoto e in tempo reale, è possibile intervenire per qualsiasi variazione, così come è possibile verificare quali contenuti stanno andando in onda e come stanno interagendo le persone. Dati statistici delle interazioni Prosegue Davide Spallazzo: «Abbiamo inserito un sistema che tenga conto anche di ogni singola interazione che avviene con Leonardo, al fine di raccogliere dei dati statistici di utilizzo dei dispositivi. Per il primo mese di funzionamento, ad esempio, abbiamo registrato un aumento di visitatori, contando in media circa 90 presenze al giorno. Un risultato considerato estremamente positivo. Non solo, sempre dalle statistiche emerge un’interessante suddivisione dei gusti dei visitatori: da un lato abbiamo rilevato circa il 40% di persone che, catturate direttamente da Leonardo, hanno deciso di interagire, magari anche solo ascoltando il racconto; dall’altro, l’interazione è stata intenzionale e si è prolungata per l’intera durata di tutti e 5 i video per ciascuna postazione. Tutti i dati sono attualmente al vaglio, vengono considerati per un lasso di tempo più ampio e necessitano di un periodo più lungo per la loro elaborazione». Interazione attraverso i gesti Come anticipato all’inizio dell’articolo, l’interazione tra Leonardo e i visitatori avviene attraverso i gesti, come ci spiega Davide Spallazzo: «Abbiamo utilizzato quella che in gergo, in ambito accademico, viene chiamata embodied interaction, ovvero l’interazione attivata con il movimento del corpo. Grazie a dei sensori di prossimità e con semplici gesti con le mani, il visitatore può decidere di interrompere o proseguire la chiacchierata, così come può stabilire in che lingua far scorrere i sottotitoli. Qualora il visitatore decida di interrompere il racconto, può salutare Leonardo il quale ricambia per poi riprendere in tranquillità le sue passeggiate. Che interagisca o meno, dunque, la figura di Leonardo rimane sempre attiva. Anche in questo momento di lettura di questo stesso articolo, sta passeggiando all’interno del Palazzo delle Stelline, entra ed esce dagli schermi come se fosse realmente lì, nel chiostro, a camminare e riflettere».


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