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Sistemi Integrati TV Digitale 01 2012

Figura 1. Evoluzione temporale del processo di digitalizzazione riferita alla percentuale di popolazione Il dividendo digitale e il quadro internazionale di utilizzo delle frequenze Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2012 7 La transizione al digitale è stata significativamente influenzata dal nuovo contesto determinato dalla destinazione alle comunicazioni mobili della banda a 800 MHz, il cosiddetto “dividendo digitale”. Infatti, nel corso dell’anno è stato avviato il percorso di attuazione di quanto previsto nella Legge di stabilità per il 2011 (Legge n. 220 del 13 dicembre 2010), che ha portato all’espletamento della gara per l’assegnazione dei diritti d’uso per l’impiego della banda 800 MHz da parte del servizio mobile. L’asta per le frequenze si è conclusa il 29 settembre e tre operatori radiomobili (Wind, Telecom Italia e Vodafone) si sono aggiudicati ciascuno una porzione di spettro pari a 10 MHz appaiati. La disponibilità del dividendo digitale è in realtà una diretta conseguenza dell’attuazione del processo di transizione al digitale, che consente una maggiore efficienza nell’uso dello spettro e ha permesso per questo di liberare risorse spettrali da destinare ad altri servizi. È stata la conferenza di Ginevra del 2006 (Radio Regional Conference 2006), che costituisce una delle pietre miliari per la definizione dello scenario di transizione alla televisione digitale terrestre, ad avviare il percorso proseguito con la Conferenza mondiale delle Radiocomunicazioni del 2007 (WRC-07), secondo il quale nella Regione 1, cui appartiene l’Europa, la parte alta della banda UHF che va da 790 MHz a 862 MHz può essere destinata al mobile. L’Unione Europea con l’adozione del Programma europeo sulle politiche dello spettro radio (Radio Spectrum Policy Programme – RSPP) ha fatto proprio questo percorso prevedendo il rilascio del dividendo digitale in tempi ancora più rapidi e ha anticipato al 1° gennaio del 2013 la scadenza inizialmente fissata al 2015 dall’Accordo di Ginevra. L’attribuzione del dividendo digitale in banda 800 MHz al mobile ha fatto sì che la transizione al digitale nelle Aree Tecniche d’interesse per il 2011, avvenisse senza l’impiego dei canali dal 61 al 69, corrispondenti all’intervallo di frequenze da 790 a 862 MHz, a differenza di quanto è accaduto per le Aree Tecniche digitalizzate negli anni precedenti. In queste ultime aree occorrerà attuare un processo di liberazione da completarsi in tempi utili in linea con i termini per rendere disponibili le frequenze al mobile. Per la prima volta dall’avvio del processo di transizione in Italia, l’assegnazione dei diritti d’uso è avvenuta nel 2011 sulla base di graduatorie regionali, stilate in conformità a quanto disposto dai


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