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Mauro Monti Digital Sat «In oltre quindici anni di lavoro, la mia società ha sempre proposto e gestito contratti di manutenzione, nelle strutture alberghiere: sono impianti di grandi dimensioni, dove non è pensabile la gestione ordinaria dei guasti. Quando gli interventi sono programmati ed eseguiti a regola d’arte, non si verificano problemi e tutto funziona sempre; di solito l’intervallo di riferimento è il trimestre/ quadrimestre. Nei condomini, invece, non sempre il lavoro di manutenzione viene eseguito con la dovuta serietà: a volte si tende ad approfittare della situazione e questo non è positivo per la categoria, perché la credibilità può venire meno. Bisognerebbe rendere obbligatoria la consegna delle componenti guaste all’Amministratore o ai Consiglieri del condominio. Con una credibilità in discussione, lo scetticismo prevale e non è più possibile proporre servizi che si basano sulla fiducia e sulla fidelizzazione. Inoltre, manca ancora la percezione che il costo di manutenzione annuo in realtà non è un costo, ma un servizio che ti fa risparmiare nel tempo». Silvano Sioli SIES Impianti «Oggi, un servizio di manutenzione programmata, che si paga in anticipo, è ancora difficile da far passare. La nostra società gestisce impianti civili, industriali, antifurto e d’antenna: quando si chiedono soldi, i clienti iniziano a far domande perché sono scettici, manca un pizzico in più di credibilità. Noi li proponiamo, ma sono in pochi ad accettarli: dipende dalla tipologia del target: le aziende e i condomini, anche grazie agli amministratori, percepiscono più facilmente i vantaggi di una manutenzione preventiva e programmata, i privati meno, la loro sensibilità su queste tipologie di servizi è quasi inesistente, per qualunque tipologia di impianto. Con la televisione digitale non credo che la situazione potrà cambiare di molto, perché il tasso di malfunzionamento rimarrà molto basso e l’usura dell’impianto non aumenterà». Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2011 49 Amerigo D’Alonzo Domosat «È ancora difficile anche se sempre più opportuno e conveniente proporre piani di manutenzione programmata e preventiva. Ora prevale la logica che finché l’impianto funziona non è necessario intervenire, una logica sbagliata. Quando si mette mano ad un impianto trascurato e ormai fatiscente, i costi di intervengono lievitano di parecchio. Noi gestiamo un paio di complessi residenziali da centinaia di prese di utente e i nostri clienti sono soddisfatti. In ambito informatico, invece, è doverono e quasi obbligato: i server, le reti, i back up devono sempre funzionare, altrimenti l’attività si paralizza. Ma chiedere soldi in anticipo, ogni anno, oggi è difficile: però è conveniente per tutti, anche per i privati. Forse, potrebbe essere recepita più facilmente una gestione a carnet: in base agli interventi si stacca un buono. Abbiamo eseguito lavori anche in ambito nautico, su navi da crociera: in quei mercati il contratto di manutenzione è di quotidiana gestione». è predeterminato e ogni volta rilasciamo una certificazione, oltre ad annotare su un nostro registro i commenti di ogni intervento. Seguiamo un nostro standard, su qualsiasi tipologia d’impianto: televisivo, rete dati, videocitofonici. Vi sono casi nei quali l’intervallo di manutenzione si accorcia, a trimestre o quadrimestre. Ci sono clienti avveduti, invece, che preferiscono programmi di manutenzione con la sostituzione programmata nel tempo dei componenti chiave dell’impianto, anche se ancora funzionanti».


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