Page 14

SI_TV0314_rivista_web_ipad

Conoscere fibra ottica. Un’operazione che in poco tempo potrebbe tradursi in: – Maggiore decoro urbano – Messa a norma degli impianti di ricezione televisiva – Installazione di impianti centralizzati che distribuiscano, oltre ai segnali televisivi, anche fonia e connettività a banda ultra larga – Realizzazione della dorsale di palazzo per l’infrastruttura della rete di telecomunicazioni. Gli attori coinvolti Una volta partito il volano di bonifica dei tetti, tutte le parti attive di questa iniziativa potrebbero trarne beneficio, dai comuni alle Un occhio ai Decreti Ministeriali Ripercorriamo brevemente cosa dice la legge, per comprendere in che modo possa essere supportata questa operazione di bonifica e come deve essere disciplinata l’installazione dell’antenna di ricezione televisiva. E lo facciamo citando due decreti legge, fondamentali per attuare il progetto Tetti Puliti: il primo risale al 22 gennaio 2013, il secondo è più vicino ai giorni nostri, 12 settembre 2014. DECRETO MINISTERIALE 22 gennaio 2013 “Regole tecniche relative agli impianti condominiali centralizzati d’antenna riceventi del servizio di radiodiffusione”. Il Decreto disciplina: “- gli impianti centralizzati d’antenna condominiali che ricevono i segnali del servizio di radiodiffusione, terrestre e satellitare e ne effettuano la distribuzione nell’edificio con conseguente riduzione ed eliminazione della molteplicità di antenne individuali, per motivi sia estetici sia funzionali…”. 14 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2014 aziende addette allo smaltimento dei rifiuti, passando per le associazioni degli installatori e le imprese associate, per poi finire agli amministratori di codominio e ai residenti di ogni edificio. Non solo, il progetto Tetti Puliti potrebbe far partire un vero e proprio gioco di squadra che restituirebbe all’ambiente un impatto più adeguato. Ma analizziamoli questi passaggi, a partire dall’Ente capofila che dovrebbe dare il via alle operazioni. Il ruolo del Comune Una volta capita l’importanza di un’operazione di questo tipo, i Comuni non devono fare altro che adottare una Delibera che prescriva che: le antenne riceventi, terrestri e satellitari, debbano essere di tipo centralizzato (una sola antenna) ed installate sulla copertura degli edifici applicando le norme tecniche CEI; i cavedi per il passaggio dei cavi di distribuzione debbano essere maggiorati del 100% ai fini di eventuali future utilizzazioni; ai proprietari degli impianti d’antenna, singoli o condominiali, che decidono di aderire all’iniziativa possa essere concessa una riduzione della Tares e di altri tributi comunali. Gli stessi Comuni, congiuntamente a CNA, predisporranno il regolamento di attuazione della delibera che dovrà contenere: modalità di erogazione delle agevolazioni; modalità di compilazione della domanda che dovrà includere l’offerta dell’installatore abilitato ai sensi della lett. b) dell’art. 4, comma 1 del DM 37/08, completa di progetto ed elenco materiali modello di contratto-tipo di fornitura con l’installatore. Come per l’immagine d’apertura, ecco un altro esempio di Roma. Bellezze architettoniche convivono con migliaia di antenne attorno.


SI_TV0314_rivista_web_ipad
To see the actual publication please follow the link above