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Case History sui dieci schermi disposti ai lati hanno una proporzione di tipo ‘ritratto’, cioè ruotata di 90° rispetto alla configurazione standard orizzontale. Potendo ruotare i proiettori in posizione verticale è stato possibile preservare la proporzione originale delle immagini». Un risultato importante per l’ottima riuscita dell’installazione. Un’esperienza immersiva non invasiva Lo spazio entro cui è stata realizzata l’installazione è l’Auditorium di Santo Stefano al Ponte a Firenze, una chiesa sconsacrata che fa da perfetta cornice d’ambientazione. Su una superficie totale di circa 25x15 metri sono stati collocati sedici videoproiettori laser da 3mila lumen. Lungo le due pareti laterali ne sono stati installati cinque per lato: proiettano su teli da 7x4 metri disposti sulla parete opposta. I proiettori sono nascosti tra un telo e l’altro, ben mimetizzati. Più complessa è stata la realizzazione del lato corto, quello frontale, sul quale è stato posizionato un grande schermo a parete da 12x15 metri. «Per riuscire a costruire un’unica immagine, che coprisse uno spazio così ampio è stato 52 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2016 necessario ricorrere a una sofisticata configurazione in edge blending – spiega Lorenzo Grotti – composta da sei proiettori, disposti ai lati dello schermo: tre a sinistra e tre a destra, uno sopra l’altro. In questo modo siamo riusciti a comporre un’unica grande immagine. I proiettori sono montati su staffe dedicate, ancorate ad una struttura ben mimetizzata per ridurre il più possibile l’impatto sul pubblico. L’obiettivo iniziale, ben assecondato dalla realizzazione, è stato quello di rendere tutto il meno visibile possibile». Si è mantenuta anche una grande attenzione per la qualità delle immagini, tutte in alta definizione. Soprattutto per lo schermo centrale, formato da sei proiezioni full HD, si raggiunge una risoluzione complessiva di 3840 x 3240 pixel, capace di regalare dettagli incredibili. «Per ricreare un effetto coinvolgente – ci spiega Vincenzo Capalbo, regista insieme a Marilena Bertozzi della realizzazione artistica di Art Media Studio – che potesse mettere al centro lo spettatore, abbiamo cercato di giocare non solo con le immagini ma anche con altri dispositivi. In particolar modo, abbiamo installato dieci diffusori audio verticali lungo tutto il perimetro della chiesa, generando un effetto avvolgente grazie al


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