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La struttura rossa che accoglie i visitatori al parcheggio e li guida fino all’inizio del percorso, contraddistinto da un innesto architettonico a forma di tubo di color rosso Alfa. Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 4 - 2016 27 queste abbiamo la 24 HP (la prima Alfa), la 6C 1750 Gran Sport di Tazio Nuvolari (vincitrice delle Mille Miglia), la 159 (campione del mondo di F1 con Manuel Fangio) e la mitica 33 TT12. «Il progetto – ci spiega Luca Passini, CTO di CWS Soluzioni Informatiche, la società che ha curato la realizzazione multimediale – è stato sviluppato su due concetti fondamentali: il racconto e la rinascita di un mito, attraverso una serie di elementi emozionali generati da immagini storiche, dalla presenza fisica dei modelli simbolo del marchio e dalla tecnologia particolarmente avanzata. Quest’ultimo aspetto era necessario per raccontare non soltanto il passato ma anche presente e futuro: il museo, infatti, è stato inaugurato in contemporanea alla presentazione della nuova Giulia, punto di partenza per il rilancio del brand. Quindi abbiamo puntato a soluzioni affidabili, di forte identità e grande impatto emotivo; da qui la scelta dei videoproiettori Panasonic in diverse aree importanti come Scala Mobile all’ingresso, Memoria Interattiva e Nasce la Leggenda». Il Cannocchiale Una struttura rossa attraversa tutto il complesso: accoglie i visitatori al parcheggio e li guida fino all’inizio del percorso, contraddistinto da un innesto architettonico a forma di tubo di color rosso Alfa. All’interno, il tubo nasconde la scala mobile dalla quale inizia la vera e propria visita. Il tutto presenta una forma aerodinamica particolare, ricorda una presa d’aria. Le pareti che ricoprono la scala mobile sono curve: sulla parte a sinistra è stato deciso di realizzare una multi-proiezione composta da cinque proiettori Panasonic PT-DZ870 disposti in linea, dotati di ottica ET-DLE030; sono posizionati inclinati, alla base della scala mobile e collegati al server via Digital Link, la tecnologia di trasmissione sviluppata da Panasonic compatibile con HDBaseT, per la distribuzione dei segnali AVC via cavo di rete. La superficie interessata alla videoproiezione è di 12x2 metri, trattata con una vernice dedicata a questo tipo di utilizzo. «Gli otto mila lumen di luminosità – prosegue Luca Passini – sono stati resi necessari perché la struttura è parzialmente esposta alla luce. Grazie alla tecnica del soft-edge abbiamo composto un’unica immagine, perfetta nella geometria. Una sfida davvero importante se consideriamo l’ottica ET-DLE030, che possiede un rapporto di tiro di soli 0,38:1 e la dimensione ridotta del tubo stesso: i proiettori sono distanti soltanto un Le pareti che ricoprono la scala mobile sono curve: sulla parte a sinistra si è deciso di realizzare una multi-proiezione da 12x2 metri, composta da cinque videoproiettori Panasonic PT-DZ870 disposti in linea, dotati di ottica ET-DLE030 e posizionati inclinati.


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