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Case History Uno scorcio della piazza centrale. Un prospetto lineare dell’area. La tecnologia SCR, all’interno dell’appartamento, permette di semplificare la distribuzione e ridurre gli ingombri di apparati e dare massima flessibilità nella scelta del posizionamento dei ricevitori». LNB ottico «Il sistema parte da un LNB Ottico – continua nella sua descrizione Paolo Repetto – il quale emette un segnale contenente l’intera banda satellitare. L’LNB ottico è in grado di eseguire contemporaneamente due operazioni: la 66 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2014 conversione di frequenza delle quattro polarità per affiancarle generando un unico segnale satellitare e la conversione elettro-ottica della banda generata. L’LNB è dotato di due connettori: l’uscita ottica per il cavo in fibra, con connettore FC/PC e una porta dotata di connettore “F”. Quest’ultima non viene però utilizzata per la trasmissione dei segnali, ma esclusivamente come porta di alimentazione dell’LNB, il quale richiede 450 mA a 18 V. Questo tipo di LNB presenta una figura di rumore di circa 0,5 dB, un guadagno dai 62 dB ai 72 dB. Uno dei parametri più importanti in fase di progetto della distribuzione in fibra ottica è il livello di potenza ottica in uscita del laser dell’LNB. Il valore nominale a temperatura ambiente, considerata di 25° C, è di 7 dBm e oscilla di circa 2 dB in funzione della variazione di temperatura». Cavi e connettori «I cavi in fibra ottica utilizzati - conclude Paolo Repetto - sono in fibra di vetro monomodale, ottimizzata per la trasmissione in seconda e terza finestra d’attenuazione, centrate cioè sulle lunghezze d’onda, di 1310 nm e 1550 nm, destinata a impianti di telecomunicazioni ad alte prestazioni. Oltre alla possibilità di giuntare a caldo i cavi ottici, per garantire connessioni precise è possibile adottare anche cavi preintestati, ovviando ai problemi di taglio e lappatura.


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