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Approfondire Le telecamere Dome sono compatte, robuste, antivandalo e garantiscono la massima discrezione. La sfera che ospita l’obiettivo e tutta l’elettronica può ruotare in qualunque posizione per ottenere l’angolo di ripresa desiderato. 24 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2014 Le telecamere Bullet hanno uno o due bracci snodati per facilitare il posizionamento e permettono di superare i limiti delle Dome in presenza di ostacoli (muri, alloggiamento tende da sole, ecc.). Analogico o digitale? Prima di analizzare i singoli elementi che compongono un sistema di videosorveglianza, è necessario comprendere la differenza tra impianti analogici e impianti digitali. In un impianto analogico, le telecamere catturano le immagini tramite un sensore e i segnali ottenuti (digitali nativi) vengono convertiti in analogico per poterli inviare al DVR. Il segnale analogico dalla telecamera al DVR viaggia su un cavo coassiale, che deve essere ad alta qualità soprattutto se le tratte di collegamento sono estese e sono presenti disturbi e/o interferenze. Si può utilizzare anche il cavo Cat con opportuni adattatori; questa soluzione, però, per tratte superiori ai 100 metri non è da consigliare per motivi di affidabilità. Il cavo coassiale, invece, e l’installatore d’antenna lo sa bene, quando è adeguato alla trasmissione dei segnali televisivi può, in un impianto TVCC, essere utilizzato per tratte lunghe diverse centinaia di metri, senza riportare alcuna problematica di funzionamento. La limitazione principale di un sistema analogico, fino a poco tempo fa, era la definizione dell’immagine, di norma SD (480 o 576 linee interlacciate). La tecnologia, però, ha sviluppato standard come HD-SDI (High Definition Serial Digital Interface) e codec come HD-CVI, HD-TVI e AHD che portano l’HD o il Full HD sul cavo coassiale, con prestazioni sempre più efficaci. In un impianto digitale, le telecamere sono più complesse e costose perché, oltre al sensore, contengono sofisticati circuiti che elaborano e trasformano il segnale video in un flusso dati IP in una rete LAN creata ad-hoc. Supportano l’alta definizione (bisogna dimensionare adeguatamente la rete perché richiedono una banda adeguata), possono essere gestite anche da PC, offrono funzionalità avanzate e si possono anche alimentare utilizzando lo stesso cavo Ethernet che trasporta i segnali (PoE - Power Over Ethernet). Inoltre, alcuni modelli, disponibili anche in versione analogica, sono motorizzati (PTZ - Pan/Tilt/ Zoom, ovvero rotazione, elevazione e zoom) per modificare l’inquadratura e garantire un campo di visualizzazione a 360° capace di coprire fino a mille metri quadrati. Di contro, un impianto digitale è più costoso e richiede competenze informatiche (protocollo IP) per la sua progettazione e programmazione. Per questi motivi l’impianto analogico in ambito residenziale, soprattutto quando il budget è più limitato, rappresenta sempre una valida soluzione, sotto molti punti di vista. Telecamere: quali scegliere? Le telecamere per la videosorveglianza attualmente in commercio si distinguono per la forma, il tipo di ottica e di sensore, la presenza o meno di un illuminatore IR. Quelle adatte per l’esterno, hanno un grado di protezione IP pari a 65 o superiore, cioè resistono totalmente alla


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