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Il DVR è l’elemento principale di un impianto di videosorveglianza. La sua funzione è quella di monitorare le immagini riprese dalle telecamere, registrarle su hard disk e trasmetterle in streaming su dispositivi remoti come tablet, smartphone e PC. Il pannello posteriore di un DVR, anche di fascia media, è ricco di prese e connettori. Ospita gli ingressi video dedicati alle telecamere (BNC CVBS); gli ingressi audio per i microfoni ambientali (BNC o Cinch); le uscite video HDMI, VGA e BNC (CVBS) per Tv, monitor e modulatori RF; le porte LAN (Ethernet) e USB (mouse, flash drive per il backup delle registrazioni e l’upgrade firmware); i morsetti a molla dedicati ai sensori esterni (ALARM IN), al controllo delle telecamere PTZ (RS-485) ed alle uscite allarme (ALARM OUT) per il collegamento ad una centrale antifurto. Il decreto legislativo n. 196 del 2003 (legge sulla privacy) contiene diverse norme che il proprietario di un impianto videosorveglianza deve rispettare. La più importante riguarda i cartelli informativi, che devono essere apposti nelle aree sorvegliate, anche quelle private (come il cortile d’ingresso), e resi visibili anche nelle ore notturne. Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2014 23 progettato e installato a regola d’arte, non può tuttavia garantire la totale sicurezza dell’abitazione, dei beni che contiene e delle persone che ospita. Tra i vari sistemi che possono essere abbinati ad un impianto antifurto per innalzare il livello di sicurezza, la videosorveglianza è senza alcun dubbio quello che offre il miglior rapporto costi/benefici. Grazie alle nuove tecnologie e alle economie di scala sempre più favorevoli, un impianto di videosorveglianza è alla portata di un mercato costituito da un numero sempre più ampio di utenti potenziali Realizzare sistemi di ottima qualità, affidabili, facili da installare ed ancor più da gestire è una cosa alla portata di un installatore di ricezione TV. Per non avere brutte sorprese, però, bisogna saper scegliere i prodotti più idonei a seconda del budget, delle richieste del cliente e del caratteristiche dell’abitazione, evitando le ‘cineserie’ che costano poco e non mantengono affatto le promesse. Inoltre è necessario avere le competenze di base per operare con efficacia e sicurezza: buona parte delle basi teoriche che servono a progettare e installare un impianto di videosorveglianza sono condivise con altri settori, come ad esempio quello del video domestico o professionale, della ricezione televisiva terrestre e della sicurezza. Grazie a queste basi, integrate con le informazioni che troverete in questo articolo, quelle reperibili su Internet (articoli di approfondimento e forum di discussione) e quelle fornite dalle aziende che producono componenti ed accessori per la sicurezza, un installatore a digiuno di un impianto di videosorveglianza sarà in grado di progettarne uno e realizzarlo in tempi rapidi, con piena soddisfazione sua e del cliente. TVCC: come è fatto un impianto Un impianto di videosorveglianza viene chiamato anche TVCC (TV a circuito chiuso) oppure CCTV, acronimo del termine anglosassone Closed Caption TV. E’ essenzialmente composto da una serie di telecamere, installate in modo tale da riprendere gli ambienti che si desidera proteggere, una centrale di controllo con funzione di registrazione (chiamata DVR o NVR, Digital Video Recorder o Network Video Recorder), e uno o più alimentatori che forniscono alle telecamere la tensione necessaria al loro funzionamento, solitamente 12 Vc.c.


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