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Fiere & Manifestazioni Wim Buyen: Barco e Projectiondesign Barco è un brand di riferimento in diversi mercati: dalle sale di controllo alla simulazione e alla realtà virtuale, dalla difesa all’industria aerospaziale e al settore sanitario, dai media all’intrattenimento e al cinema digitale. Con l’acquisizione della norvegese Projectiondesign, l’offerta si è ulteriormente consolidata. A InfoComm13, Projectiondesign si è presentata con un proprio stand, quasi a sottolineare l’importanza della sua identità, condivisa dalla stessa Barco. Abbiamo intervistato Wim Buyens, senior Vice President Entertainment Division: la sua divisione sta gestendo l’integrazione delle attività di Projectiondesign. Come procede l’integrazione? «Barco opera in diversi mercati, con un comune denominatore: la visualizzazione. Quando ci si 60 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2013 trova di fronte ad un’integrazione del genere, con due realtà di questo calibro, bisogna creare una nuova visione comune che mantiene distinto il percorso delle due aziende. Non bisogna correre il rischio che una delle due società debba nutrire l’altra, oppure prenderne il sopravvento. Questo messaggio deve passare sia all’interno che all’esterno. La visione comune crea sinergie, ma ogni azienda deve segnare la propria storia, l’identità di ognuna deve mantenersi forte, con un proprio brand: ritengo che questo sia un punto importante, da tutelare e rispettare». A breve, quali saranno le prime innovazioni? «Durante il primo anno manterremo i due brand con i rispettivi siti web, anche se ciò rappresenta un costo. In seguito, il sito sarà unico: non vogliamo confondere i nostri clienti, ai quali dobbiamo far capire che l’organizzazione è una, così come lo sarà la forza vendita. Riguardo al brand, avremo tempo per decidere, sarà un’operazione da compiere a lungo temine. Abbiamo eseguito uno studio per essere confortati sulle decisioni da prendere agevole affrontare il fattore sicurezza perché l’utilizzo del laser blu è regolamentato da una normativa di riferimento. Le applicazioni più innovative Gli scenari più avanzati disegnano ambienti dove i display, nelle loro declinazioni, occuperanno una porzione significativa se non assoluta della superficie. Le concessionarie di autoveicoli, ad esempio, saranno arredate con display che riempiranno le pareti intere, compreso il soffitto e il pavimento, quasi a simulare un ambiente virtuale dove visualizzare qualunque personalizzazione del modello presentato al potenziale cliente. Anche per i videoproiettori si preannunciano soluzioni fortemente innovative, grazie alla funzione di video mapping che consente di ritagliare l’immagine proiettata in funzione della sagoma della superficie alla quale sono destinate. Ovviamente, non parliamo di immagini tradizionali proveniente da un tuner o da un player ma di luce ambiente, immagini statiche oppure animate, che potrebbero trasformare una stanza o un ufficio a seconda del suo utilizzo, anche nelle diverse ore della giornata. Uno strumento particolarmente caro agli interior design, dall’utilizzo universale, sia in ambienti domestici e residenziali oppure commerciali, pubblici o privati. La luminosità dei videoproiettori sempre più efficiente, il consumo ridotto e la fedeltà L’INTERVISTA


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