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Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2013 61 sui marchi e sul posizionamento dei relativi prodotti. Quando si effettua un’acquisizione il rischio di perdere valore è reale. Sappiamo che i nostri clienti sono più sensibili alla tipologia del prodotto, alla qualità del servizio, alle prestazioni. Credo che i fattori critici siano soprattutto i prodotti e l’organizzazione del personale; i discorsi legati al brand coinvolgono maggiormente il consumatore finale». Come sarà composta la gamma dei prodotti? «Fra i videoproiettori credo ci sia molta complementarietà; probabilmente su una cinquantina di modelli in totale, soltanto un paio si sovrappongono. Ovviamente, se la gamma si espande avremo bisogno di una forza vendita adeguata, così come crescerà il portafoglio per i nostri partner. Insomma, aggiungendo competenza a tanta tecnologia, possiamo avviare un processo di crescita importante. Il nostro desiderio è realizzare proiettori unici per il mercato e crediamo che questo aiuterà i nostri integratori a differenziarsi maggiormente. Distinguersi per far crescere il business con prezzi e soluzioni premium: credo sia la direzione giusta. È quello che deve fare una società del calibro di Projectiondesign». E la collaborazione con i system integrator? «Il nostro successo è legato alla collaborazione con i nostri partner e i system integrator. Noi sviluppiamo tecnologia e portiamo valore aggiunto, loro propongono al mercato la soluzione più appropriata. Però, dobbiamo conoscere le esigenze dell’utente finale, per noi è importante capire entro quali confini si muove, anche se non vendiamo direttamente a lui. Per essere venduto il prodotto deve avere le giuste caratteristiche, e non è facile farlo». Quale rapporto con il mercato Home Cinema? «Si tratta di un mercato difficile e Projectiondesign può dare un importante contributo, abbiamo uno share del 45%. Rispetto a una dozzina di anni fa godiamo di una posizione migliore: è venuto il tempo di guardare all’Home Cinema in modo differente, da un’angolazione migliore, cogliendo quali emozioni la gente vuole provare durante la visione. Sarà un lavoro importante da sviluppare con i partner del mercato». dei colori in costante aumento potrebbero diventare strumenti determinanti per queste applicazioni. La risoluzione Ultra HD contribuirà efficacemente alla qualità delle soluzioni architettoniche, sempre più orientate all’utilizzo della tecnologia come valore aggiunto. Diventa così determinante adottare nei progetti in corso l’infrastruttura di distribuzione dei segnali già compatibile con profilo 4K, ancora di più oggi che la recente versione dello standard HDMI, la 2.0, ha definito le specifiche relative. Il CLO, Color Light Output La luminosità di un videoproiettore, soprattutto per i modelli da utilizzare in ambiti diversi dall’Home Cinema, gioca un ruolo importante. Per questo, è stata definita anche la luminosità dei colori (Color Light Output) in aggiunta alla luminosità del bianco. Il parametro CLO rappresenta uno standard di riferimento che indica l’efficienza dei videoproiettori nella riproduzione dei colori. Durante InfoComm13 si è dibattuto come questo parametro risolti elevato nei modelli dotati di 3 elementi d’immagine, come 3LCD, LCoS e 3 chip DLP, al pari del parametro che indica la luminosità del bianco e, invece, si riduca significativamente nei modelli single chip DLP. Una prestazione importante, soprattutto in ambienti luminosi. Il percorso che la luce generata dal laser blu compie per arrivare all’obiettivo di proiezione. L’immagine si riferisce al Sony VPL-FHZ55 presentato a InfoComm13.


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