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Approfondire In Figura 4 l’esempio è riferito ad una soluzione di maggior precisione. La sensibilità di un termostato dipende dal differenziale d’intervento. Le apparecchiature elettroniche consentono differenziali fino a 0,2-0,25°C. Nella scelta dei termostati si deve tener conto del differenziale d’intervento. Maggiore è l’inerzia termica dell’ambiente più piccolo dovrà essere il differenziale d’intervento (caso tipico: ambienti secondo la Legge 10/91; impianti di riscaldamento a pannelli radianti ecc.). La fascia di operatività del termostato, Figura 4. Esempio di comando on-off, con una tolleranza di 0,25° di reazione. 38 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2013 Spesso, la taratura iniziale dei termoregolatori elettronici richiede particolare attenzione e va effettuata mediante sistemi di precisione, anche poco costosi. Esistono App per iPhone o iPad (Figura 5) che lavorano in coppia con una sonda di temperatura, da acquistare a parte. Questi sistemi permettono di realizzare tracciati di temperature ambiente continui per ore o giornate, di impostare un range con temperature di soglia superiore o inferiore, con allarme sonoro di superamento soglia. Stesso discorso vale, a maggior ragione, per soluzioni basate su split indipendenti e con proprio telecomando. Dall’analisi dei primi grafici e della funzionalità dell’impianto si può cercare di depurare le letture delle temperature rilevate nei singoli ambienti dagli errori indotti dalla diverse precisioni e tarature dei termoregolatori elettronici. Partendo dall’analisi di un sabato, una giornata non influenzata dalla presenza delle persone o da apparecchiature accese (computer e stampanti apportano calore all’ambiente e non lo smaltiscono grazie alle elevate caratteristiche costruttive in termini energetici dell’immobile) è possibile calcolare la media della temperatura in tutti gli uffici omogenei, creando quindi gruppi uniformi (cucina, uffici, sale multimediali, ecc.) sia lato nord che lato sud, come si osserva dalle temperature rilevate nei due distinti grafici. La temperatura media di ogni rilevamento, effettuato ogni 10 minuti nell’arco della giornata per gruppi omogenei, è stata assunta come parametro per l’analisi degli scostamenti rilevati dal termoregolatore in ogni ambiente. Riproiettando tale scostamento sull’analisi delle temperature in un qualsiasi giorno lavorativo come correzione delle temperature coincide con il differenziale d’intervento maggiorato di una frazione di grado corrispondente all’isteresi dello strumento e alla velocità della propagazione (o immissione) del calore. Per contenere l’immissione del calore, con una corretta gradualità, in alcune applicazioni lo strumento interviene su una valvola motorizzata, predisponendo alla medesima una posizione di apertura, che equivale ad una percentuale dell’apertura totale. Detta apertura varierà in relazione a fattori climatici esterni/interni al fine di garantire il continuo confort ambientale. La scelta della soluzione per la corretta termoregolazione, non tocca quindi solamente la termoregolazione, ma anche il tipo di valvole motorizzate nei ventilconvettori e la loro reattività. L’ambiente confortevole La vivibilità di un ambiente di lavoro dipende essenzialmente dalla riduzione degli sbalzi di temperatura indotti dai ‘denti di sega’ dei grafici sopra riportati, quindi dall’isteresi e dai tempi di reazione. In effetti, sovente gli ambienti condizionati e riscaldati da ventilconvettori risentono di questa grande sofferenza e la scelta di una soluzione da implementare non è da banalizzare, ma da valutare con attenzione. Figura 5. App di iPhone o iPad, combinati con sonde di temperatura esterne, permettono di realizzare tracciati di temperature ambiente molto articolati.


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