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Ingegner Mauro Valfredi, STARK Engineering. CNA Impianti: “Iniziamo dalla sicurezza degli Impianti” “La messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio non può prescindere da una ricognizione dello stato di salute degli impianti e della loro messa a norma”. È questa la proposta che avanza Carmine Battipaglia, Presidente Nazionale di CNA Installazione Impianti, in merito al progetto Casa Italia che, nelle intenzioni del Governo, dovrebbe  avviare un grande processo di ristrutturazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato.  “Siamo convinti che un complessivo check up degli impianti sia una delle priorità da seguire se si vuole realmente affrontare la questione della sicurezza degli edifici”.    Per installare ed adeguare gli impianti secondo la cosiddetta “regola dell’arte”, si devono seguire le norme UNI e CEI; al termine dei lavori, poi, il Responsabile Tecnico dell’impresa deve rilasciare, sotto la sua personale responsabilità, una Dichiarazione di Conformità prevista per legge che sostanzialmente certifica la conformità dell’impianto installato. Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2016 35 Una figura chiave nel processo È l’Amministratore di condominio che ogni giorno fronteggia i problemi derivanti dall’obsolescenza del patrimonio immobiliare e alla costante necessità del suo adeguamento alle norme di sicurezza. Un compito piuttosto arduo a causa di un panorama normativo complesso e in continua evoluzione. L’Amministratore non è più esclusivamente il gestore della cosa comune e l’esecutore della volontà assembleare bensì, paradossalmente, l’imprenditore del condominio costretto ad assumere responsabilità giuridiche sempre crescenti, senza peraltro godere di un’apprezzabile crescita del profitto. Inoltre, se si tiene in considerazione che, in caso di eventi accidentali, l’orientamento giurisprudenziale individua la responsabilità penale dell’Amministratore del condominio nell’ambito del capoverso dell’art. 40 del Codice Penale “non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo”, risulta evidente come l’Amministratore possa tutelarsi da problematiche giudiziarie solo agendo con immediatezza sulla base di analisi e informazioni serie ed approfondite. Oggetto degli interventi La Riforma del Condominio con la legge 11 dicembre 2012 n. 220, ha ridisegnato e riscritto gran parte degli articoli del codice civile, dal 1117 al 1138, oltre che delle disposizioni di attuazione, rivoluzionando la materia condominiale e dando, così, ai proprietari delle unità immobiliari, agli amministratori di condominio e ai vari condomini un insieme di indicazioni e regole per capire come comportarsi per vivere meglio gli spazi, gli impianti e i servizi comuni. Il testo dà una definizione più articolata della nozione di “parti comuni” dell’edificio e ne integra l’elenco, tuttora non esaustivo già previsto nella precedente formulazione, anche alla luce dei bisogni emersi negli ultimi anni e delle nuove tecnologie il cui uso si va sempre più diffondendo. In tale elenco sono ora espressamente inseriti: i pilastri e le travi portanti, le facciate degli edifici, le aree destinate a parcheggio, i sottotetti destinati all’uso comune, gli impianti centralizzati per la ricezione radiotelevisiva e per l’accesso a qualunque altro genere di flusso informativo, anche da satellite o via cavo, gli impianti idrici e fognari e i sistemi centralizzati di trasmissione e di distribuzione del gas, dell’energia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dell’aria. Gli interventi nelle grandi città In particolare nel Comune di Milano vi sono 1.337.155 abitanti che vivono, secondo dati ISTAT, in 64.828 Edifici e 618.271 unità immobiliari con una densità di popolazione pari a 7.343,98 abitanti per km2 circa.


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