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06_2007 TV DIGITALI copertina

Il sito della CNA offre importanti informazioni che spaziano dall’attualità alle iniziative della Confederazione A sinistra Alberto Zanellati e, a destra, Franco Bianchi Presidente di CNA I Quaderni di Eurosatellite Volume 2/2007 19 rispetto a quanto previsto dalla Legge 46/90, ricomprendendo tutte le tipologie di impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla relativa destinazione d’uso. Considerato che nel testo non sono previste indicazioni sulla fase transitoria di prima applicazione della nuova disciplina, sarebbe necessario consentire a tutte le imprese regolarmente iscritte che abbiano già svolto l’attività nelle categorie di edifici e per le tipologie di impianti escluse fino ad oggi dalla legge n. 46/90, la possibilità di conseguire il riconoscimento della relativa qualificazione professionale. Un parere del Ministero in risposta a un quesito posto da una Camera di Commercio sembra andare nella direzione da noi più volte richiesta in merito all'adozione di "norme transitorie" per le imprese che operavano su categorie di edifici e tipologie di impianti sinora esclusi dall'applicazione della L. 46/90 che nel testo del decreto di riforma della legge non compaiono. Altri rilievi vanno avanzati anche per quanto riguarda alcune classificazioni degli impianti e la progettazione degli stessi. Secondo il decreto, il progetto da parte del professionista iscritto all’albo sarebbe obbligatorio per l’installazione, la trasformazione e l’ampliamento degli impianti al di sopra di soglie dimensionali bassissime. Il rischio è che possa costare più il progetto che l’intervento stesso, con conseguente aumento di oneri e adempimenti burocratici per il cittadino senza alcun beneficio reale per la sicurezza. Riteniamo pertanto che si debba ricorrere alla progettazione da parte di un professionista solo per l’installazione di un nuovo impianto o il rifacimento, la reale trasformazione e l’ampliamento strutturale di un impianto esistente per lavori che necessitano della denuncia di inizio attività, mentre per lavori di manutenzione straordinaria, di minore complessità o comunque non subordinati alla DIA, possa essere sufficiente un progetto redatto dal responsabile tecnico dell’impresa. *A cura di Franco Bianchi e Alberto Zanellati, CNA Unione impianti


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