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06_2007 TV DIGITALI copertina

Group 1 Group 2 Group NG Pilot Subchannel 1 Subchannel 2 Subchannel 3 IEEE 802.16d, 16e I Quaderni di Eurosatellite Volume 2/2007 17 La critica di Adicomsum: un’altra occasione persa Secondo Paolo Landi, segretario di Adiconsum la soluzione adottata dal Governo non favorisce gli interessi dei cittadini perché dà la precedenza agli operatori che già posseggono licenze Umts, su cui sono stati fatti investimenti enormi. Questi operatori, secondo Landi, non hanno alcun interesse a spingere sul WiMAX, con il rischio di tenere le frequenze nel cassetto o usarle a propria discrezione con il solo obiettivo del proprio profitto, per ben 30 mesi. Tanto dovrà passare infatti prima che si avviino le procedure per la verifica dell'effettivo utilizzo sul territorio. E comunque non è prevista la restituzione, ma il solo obbligo a “rivenderle”. Adiconsum ha sempre sostenuto la soluzione “Open Spectrum”, che apre lo spettro a tutti coloro che ne fanno richiesta legando la frequenza a una specifica area geografica. Questa soluzione avrebbe permesso a una pluralità di operatori di coprire con maggiore completezza tutto il territorio, con vantaggi per le aziende, grandi e piccole, ma soprattutto per i cittadini. La modulazione OFDM trasmette le portanti con la medesima ampiezza. L’OFDMA, invece, è più flessibile per ottimizzare maggiormente le risorse di banda disponibili OFDMA ... ... ... ... ... NE carriers Frequency (carriers) OFDMA carriers OFDM ... OFDM carrier Frequency (carriers) 48 richieste per 35 licenze Al Ministero delle Comunicazioni sono pervenute 48 domande per partecipare alla gara WiMAX. Fra gli operatori di telefonia fissa e mobile Telecom Italia e Wind aspirano ad una licenza, mentre non hanno presentato domanda Vodafone e TRE, nonostante l’Authority delle Comunicazioni avesse studiato un provvedimento favorevole agli operatori di telefonia mobile già in possesso di frequenze UMTS. Un provvedimento, quello dell’Authority, contestato da MGM Productions Group, Altroconsumo e AIIP. Fra i pretendenti WiMax, oltre a Telecom Italia e Wind figurano anche altre società di statura locale e nazionale come Fastweb, BT Italia, Eutelia, Digital Television (attuale titolare di Parla.it) e MGM Productions (Profit Group Spa), proprietaria del circuito Odeon TV. Il settore televisivo privato è ben rappresentato: ha formalizzato la domanda di ammissione anche Elettronica Industriale SpA, società controllata da RTI SpA, che gestisce l’infrastruttura di rete per la capogruppo Mediaset. Se analizziamo le caratteristiche delle società, considerando che Telecom Italia è l’editore, attraverso Telecom Italia Media, di La7 e MTV, possiamo affermare che i broadcaster la fanno da padrona nella richiesta di frequenze WiMAX nonostante lo standard, certamente adatto anche alla trasmissione televisiva, si presta forse meglio a estendere la copertura ADSL. WiMAX come opportunità per la IP TV?


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