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Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2013 33 esperienze, dalle motivazioni, ma non ha valore se non è opportunamente comunicata agli interlocutori che ci interessano, perché clienti o perché referenti dei nostri clienti. O anche nostri concorrenti. Se le leve del Personal Branding sono quelle classiche, infatti, dovremo considerare tutti gli elementi rilevanti del contesto competitivo, come - appunto - i concorrenti: coloro che mirano ad avere, cioè, il nostro stesso posizionamento (di valori, competenze, capacità). Il confronto con i concorrenti sarà vitale proprio per ‘fiutare’ la rilevanza del mercato a cui abbiamo deciso di rivolgerci (siamo pioneri perché è innovativo? siamo in tanti perché il mercato è saturo, ormai in declino?), fornendoci preziose indicazioni su come agire e – soprattutto - su come differenziarci coerentemente e opportunamente. Ciascuno nelle proprie: le relazioni che si instaurano Possono essere sviluppate in ambienti reali e anche virtuali. Proprio dall’enorme sviluppo della rete e dei social media, l’abbiamo già evidenziato, il Personal Branding ha trovato un’enorme spinta alla sua affermazione. La rete ha moltiplicato in maniera esponenziale tutti gli elementi di scenario descritti: i clienti, i concorrenti, i mercati. Pensiamo a un giovane laureato: ieri avrebbe inviato il cv, oggi lo allega a una mail, meglio lo copia su una delle tante bacheche virtuali. Ha un obiettivo prioritario: riuscire a differenziarsi, comunicando appropriatamente le proprie distintività, emergendo tra la moltitudine di altri cv che lo stesso selezionatore si troverà a visionare. Se non emerge, se non si rende visibile e memorabile, non riuscirà a raggiungere il suo scopo, quello dell’opportunità di lavoro. Oppure immaginiamo un integratore che si pone l’obiettivo di entrare in contatto con una comunità di architetti. Oltre che a differenziarsi dovrà comunicare la propria distintività attraverso un linguaggio comprensibile ed efficace, adeguato a questa categoria di professionisti. Se avrà raggiunto il suo obiettivo sarà percepito e considerato come un brand di successo. Una disciplina per il professionista Il Personal Branding, dunque, con i suoi autori, corsi, libri e letteratura dedicata, è diventata disciplina che ha come destinatario prioritario il professionista, l’imprenditore autonomo, l’artigiano, il consulente di servizi: tutti coloro i quali vogliano (devono!) emergere nella piazza virtuale e – quindi – in quella reale per realizzare i propri obiettivi, prioritariamente di successo nel proprio business. Guida alla valorizzazione delle proprie competenze e capacità per rispondere meglio a un contesto – di mercato, anche inteso in termini di mercato del lavoro – dove è sempre più competitivo emergere e dove, in ogni caso, non sono più efficacemente adottabili gli strumenti del (recente, peraltro) passato. Abbiamo citato l’esempio del ragazzo, per il quale una volta – ora non più – era già ‘sufficiente’ redigere un chiaro curriculum, secondo standard e prassi consolidate, per mettersi in luce e farsi trovare dalle aziende, disposte ad assumerlo. Guardiamo anche esempi più vicini a noi. Case Histories e Show Room Se siamo conosciuti (e cercati) per l’alto tasso d’innovazione dei prodotti, se siamo quelli che propongono sempre l’ultima novità oppure la soluzione più innovativa o, ancora, la soluzione più affidabile perché è prioritario che tutto sia stabile e funzioni davvero sempre, come posso supportare la credibilità di questa promessa? La capacità di emozionare, efficace nei mercati tecnologicamente molto avanzati, è certamente una leva proficua per comunicare al meglio i vantaggi di un impianto installato. Sebbene il mercato abbia sempre vissuto, e lo fa tutt’ora, facendo leva anche sul fattore prezzo, non è certamente questo l’aspetto prioritario sul quale deve puntare un integratore. La capacità di emozionare la si può sviluppare ed esprimere, ad esempio, attraverso due strumenti come il book di Case Histories (metodo più economico) e la Show Room. Per quest’ultima, l’investimento richiesto è oneroso ma, se è ben progettata, rappresenta il conteso ideale per emozionare i propri potenziali clienti. Soprattutto nel dialogo con gli architetti e i progettisti edili, questi strumenti sono determinanti per dare efficacia alla propria presentazione. Nel nostro paese non è ancora diffusa l’abitudine di dare visibilità, attraverso la pubblicazione di Case Histories, a importanti installazioni per evidenziare i numerosi importanti aspetti derivati dall’uso di tecnologia avanzata. Queste attività certamente contribuirebbero a fare cultura e rendere più appetibile l’interesse verso il mercato dell’Audio Video. Come e quanto sono coerente nell’utilizzare questi strumenti già a partire dal mio Personal Branding?


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