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Normativa QDSA: Quadro Distributore dei Segnali di Appartamento Dalla montante, orizzontale o verticale, tutti i segnali entrano nell’unità abitativa attraverso il QDSA. È il punto di arrivo dell’HNI (Home Network Interface) per i segnali TV, introdotto dalla Guida CEI 100/7. La presenza del QDSA, da realizzare con un rack dedicato, deve essere prevista fin dalla fase progettuale (nuova costruzione o ristrutturazione) per evitare che si debbano adottare soluzioni di ripiego, scomode e poco funzionali a lavori efficaci, che risulterebbero anche più costosi. Per gli stessi motivi, anche le sue dimensioni conviene prevederle abbondanti. Topologia di rete L’impianto di comunicazioni elettroniche si sviluppa secondo una topologia di rete detta a stella: dal QDSA i tubi corrugati terminano a ciascun punto presa. Il QDSA raccoglie le terminazioni delle seguenti linee: – distribuzione dei segnali TV; – rete LAN e apparati attivi di distribuzione (Hub, Hug, Modem/Router, Switch, terminazioni QDSA: DIMENSIONI DI RIFERIMENTO ottiche, ecc.). Dove posizionarlo Il punto ideale per posizionare il QDSA è equidistante dai vari locali dell’unità abitativa. In 28 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2016 Speciale CAVEL minimo 33 x 25 x 8 cm ogni caso, si dovrà trovare la miglior posizione che soddisfi questo obiettivo tenendo conto i valori massimi delle distanze consentite dai cablaggi in uso (Guida CEI EN 50173-1) e dell’equalizzazione delle attenuazioni (Guida CEI 100-7). Se la superficie dell’unità immobiliare fosse piuttosto ampia, potrà essere necessario predisporre un QDSA secondario (rete a stella secondaria) dedicato ad una zona specifica. Quando il QDSA condivide lo spazio con la distribuzione elettrica, bisognerà creare un’adeguata separazione che renda la schermatura efficace ad eventuali interferenze reciproche. La progettazione e la posa dell’infrastruttura orizzontale per le comunicazioni elettroniche nelle unità immobiliari non possono prescindere dalle esigenze degli altri impianti tecnologici (Guida CEI 64-100/2, cap. 6.5). Quadro QDSA* consigliato 65 x 45 x 10 cm Tubazioni dalla montante al QDSA diametro 32 mm dal QDSA ad ogni presa diametro 25 mm * può essere formato anche da più contenitori collegati fra loro da tubazioni adeguate CSOE: Centro Servizi Ottico di Edificio Questo elemento dell’impianto può essere considerato una vera e propria matrice passiva dei servizi: in entrata abbiamo le fibre ottiche di ciascun operatore TLC e in uscita le fibre ottiche dirette a ciascun appartamento, che terminano nella STOA. Il CSOE deve stare in un vano tecnico in grado di ospitare anche il ROE (uno per ogni operatore attivo), il ripartitore ottico dell’operatore di TLC, che collega la rete esterna a quella interna all’edificio. Al CSOE, le fibre ottiche in partenza che termineranno nella STOA di ciascun appartamento, vengono collegate con bretelle ottiche alle prese ottiche del/dei ROE (operatori TLC). Quest’ultimo è una sorta di matrice che distribuisce i servizi TLC richiesti da ciascun condòmino. Per servizi TLC si intendono, oltre al tradizionale telefono, la connettività a banda ultra-larga e i servizi di OTTV. Infine, il CSOE può prevedere un numero di funzionalità variabili: un aspetto sul quale i costruttori edili potranno far leva per dare valore agli appartamenti, interpretando il concetto di sistema ‘a prova di futuro’.


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