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NORME & LEGGI Neutralità tecnologica quindi libertà di scelta Sono due i punti importanti della Legge164: la presenza di un’infrastruttura fisica multiservizio passiva all’interno dell’edificio e un corrispondente punto di accesso per cantine e sottotetto. Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2016 Speciale CAVEL 27 Il testo della Legge 164 è chiaro: bisogna dotare i nuovi edifici in costruzione e quelli da ristrutturare di due fondamentali elementi: l’infrastruttura fisica multiservizio e il punto di accesso. La Legge non indica quale soluzione d’impianto dovrà essere adottata: ogni edificio fa storia a sé perché i suoi condomini possono avere esigenze diverse; quindi, per rispettare il principio di neutralità tecnologica è necessario poter scegliere. L’importante è realizzare un edifico predisposto e aperto ad ospitare tutte le possibili soluzioni. Quindi, l’infrastruttura multiservizio deve essere predisposta per ospitare tutte le tipologie di cavo e di cablaggio: dalla fibra ottica al cavo coassiale, dal cavo LAN agli altri cavi di segnale. Questa modalità garantisce la realizzazione di futuri adeguamenti tecnologici e/o integrazioni. La Direttiva Europea 2014/61/EU, a cui si ispira l’articolo 6-ter della Legge 164, non fa alcun cenno alla soluzione tecnologica da adottare, nel totale rispetto della neutralità tecnologica. L’origine della Legge L’articolo 6-ter della Legge 164 recepisce la Direttiva Europea 2014/61/EU, espressamente dedicata a “Misure volte a ridurre i costi dell’installazione di reti di comunicazione elettronica ad alta velocità”. Questa direttiva fa leva su diversi aspetti, di fondamentale importanza per la nostra società: l’importanza crescente dell’economia digitale, la diffusione della banda larga ad alta velocità, la rapida evoluzione tecnologica, la domanda crescente di servizi elettronici e la riduzione dei costi di installazione determinata dalla disponibilità di migliori infrastrutture passive come cavidotti, tubature, pozzetti, centraline, pali, piloni, installazioni di antenne, tralicci e altre strutture di supporto. Per raggiungere l’obiettivo è necessario abbattere gli ostacoli nell’esecuzione di nuove opere, per evitare che si ripetano in futuro situazioni che non prevedono spazi adeguati per gli aggiornamenti tecnologici. Nelle due pagine che seguono descriveremo gli spazi che diventano di riferimento per la predisposizione di un impianto. Le Guide CEI assumono un’importanza assoluta. Infatti, il testo della Legge 164 indica le Guide CEI 306-2, CEI 64-100/1, CEI 64-100/2, CEI 64-100/3 come riferimento tecnico per progettisti, costruttori e installatori. In particolare, il CEI ha pubblicato la Guida 306-22, che contiene le Linee Guida per l’applicazione del DPR 380/01, art. 135-bis, come modificato dalla Legge 11 novembre 2014, n. 164: consigliamo ai lettori di consultare attentamente questo documento che contiene indicazioni e suggerimenti utili ad interpretare nel migliore dei modi la filosofia contenuta nelle Guide richiamate dalla legge. Il ruolo chiave del CEI TUBI CORRUGATI E SCATOLE DI DERIVAZIONE INTERNE N° Immobili N° Tubi Diametro Scatole di derivazione Piani per piano corrugati mm N° per piano Dimensioni minime in mm 2 2 5 2 4 5 4 2 5 4 4 6 40 2 400 x 215 x 65 6 2 6 6 4 7 8 2 6 8 4 8 Cortesia CEI


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