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Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 2 - 2013 95 Lo schema illustra i percorsi dei diversi segnali, in colore diverso. L’HDMI è blu, riguarda il collegamento sorgente/ matrice e modulo RX/display. In verde i segnali IR e in rosso il cavo Cat e quello mono per la gestione IR di terze parti. TCP/IP e dai tasti posti sul pannello frontale. Gli ingressi/uscite IR sono di tipo jack 3,5 mm, disponibili per ogni ingresso. Inoltre, è presente una coppia ulteriore di jack dedicata al controllo della matrice con dispositivi di terze parti (Master IN) e alla disponibilità di un’uscita (Master OUT) che combina tutte le zone d’ingresso. Per la gestione IR di terze parti si raccomanda l’uso di un cavo mono con jack da 3,5 mm perché quello stereo non è compatibile. Gli ingressi sono del tipo HDMI femmina mentre le uscite sono RJ-45 e veicolano video, audio, RS-232 bidirezionale e IR su singolo cavo Cat5e/6/7. Il controllo TCP/IP viene realizzato con una presa Lan dedicata (RJ- 45). Ciascuna uscita HDBaseT è accoppiata ad un connettore RCA dedicato all’audio digitale S/PDIF (de-embedded) per la distribuzione ad amplificatori e AVR esterni alla sorgente di destinazione. La compatibilità dell’audio digitale comprende l’LPCM a 2 canali, il Dolby 2.0 e 5.1 e il DTS 5.1. Infine, sul pannello posteriore è presente una presa mini USB per l’upgrade del software. A corredo della matrice Ad ogni uscita HDBaseT della matrice andrà collegato un ricevitore HDBaseT come l’AT-PRO3HDREC: ingresso RJ-45 e uscita HDMI, con RS232 out, IR IN e IR OUT su jack da 3,5 mm. è compreso anche il telecomando. L’alimentatore da 24 Vc.c. 6,25 A è esterno, un aspetto comodo e conveniente per futuri interventi di manutenzione. Il pannello frontale È composto dai tasti di selezione e da un display a matrice di punti in grado di visualizzare due righe di caratteri. I tasti di selezione consentono di gestire ingressi e uscite, accoppiando a ciascun ingresso la corrispondente uscita (1/1, 2/2, 3/3, ecc.) oppure ad un ingresso più uscite oppure tutte. Fra le funzioni più interessanti abbiamo anche la gestione dei codici EDID. Il setting di default corrisponde alla risoluzione comune più elevata considerando tutta la catena video in questione, dal punto iniziale a quello terminale. È possibile copiare l’EDID di ciascun display nella matrice per poi accoppiarlo al relativo display. Se queste due azioni non consentono di ottenere una risoluzione corretta oppure una configurazione audio adeguata, è possibile accedere ai 12 profili EDID memorizzati nella matrice per raggiungere il risultato necessario.


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