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Legislazione Nella 46/90 vi erano impianti che non rientravano in nessuna lettera come gli impianti d’automazione di porte e cancelli e di barriere: con il DM 37 si è colmata anche questa lacuna e quegli impianti sono stati inseriti nella lettera a). Spiega Mattozzi: «In passato sono capitati svariati incidenti a persone o animali causati 28 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2008 dal cattivo funzionamento, ad esempio, dei cancelli elettrici. Era diventato indispensabile disciplinare anche questo tipo di impianti: non si poteva più tollerare che un installatore non in possesso di capacità provate e dei necessari requisiti, continuasse a installare questi sistemi che possono causare molto pericolo». Il commento all’articolo 4 Le opportunità per ottenere l’abilitazione professionale sono aumentate: chi è in possesso del diploma di Laura Magistrale (non vale la Laurea breve di tre anni) può praticare la professione. Anche su questo punto, però, ci sono aspetti che andrebbero un po’ modificati. «Non sempre - commenta Mattozzi - la decisione di attribuire ai laureati le abilitazioni professionali rappresenta una buona cosa. Non v’è dubbio che la Laurea garantisce un’eccellente conoscenza teorica degli aspetti impiantistici, quindi sulla carta nulla da obiettare. Però siamo sempre sicuri che sul campo, e quindi di fronte a problematiche e difficoltà pratiche, un laureato senza alcuna esperienza sarà all’altezza della situazione? Un minimo di praticantato, anche solo un semestre, potrebbe valere la pena di imporlo anche a chi possiede la laurea per dotarlo di una breve ma significativa esperienza». Riguardo, invece, alla scuola secondaria superiore il cambiamento è significativo: chiarisce Mattozzi: «la norma 46/90 prevedeva l’obbligo per l’installatore di compiere un anno d’esperienza in un’azienda del settore; con il DM 37 il periodo è stato raddoppiato - ora gli anni sono due - e, cosa molto importante, devono essere continuativi. Sarebbe opportuno che il decreto imponesse il compimento dell’esperienza continuativa - due anni - negli ultimi 5 anni, così da evitare che passi troppo tempo e la tecnologia trasformi in modo profondo le tecniche impiantistiche». Il periodo obbligatorio per chi ha frequentato la scuola professionale raddoppia da due a quattro. E poi ci sono coloro che non posseggono titoli di studio. «Questi signori - chiarisce Mattozzidevono aver maturato un’esperienza non inferiore ai tre anni con la qualifica


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