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Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 2 - 2008 21 (outdoor). I primi privilegiano una facilita di posa e utilizzo in quanto la protezione meccanica è garantita anche dalla tipologia e grado di protezione del percorso utilizzato. I secondi, invece, hanno bisogno di maggior protezione in quanto soggetti a rischi maggiori e difficoltà di posa. Per cui armature in acciaio, guaine alogene, strutture lasche o di diverso tipo, sono tutti metodi per migliorare la risposta meccanica del cavo alle condizioni di posa e utilizzo che dovranno di volta in volta essere valutate. La distanza da coprire tra i diversi siti influenza le scelte in modo determinante. Sappiamo che per qualsiasi tecnologia che venga soddisfatta dall’utilizzo di cavo in rame non si può comunque superare i 90 metri di distanza tra due nodi; oltre, è necessario l’utilizzo della fibra con la quale è possibile raggiungere i 500 metri di distanza tra FD e BD (dorsale di edificio) e 2 Km di distanza tra FD di CD (ossia la somma della dorsale di comprensorio più quella di edificio deve rientrare nei 2 Km di distanza massimi). La fibra offrirebbe prestazioni ben più elevate ma si considera un cablaggio strutturato un impianto che rientra in aree ben definite, pertanto si impongono i limiti suddetti. Per quanto riguarda i servizi che devono essere garantiti, la topologia dell’impianto può prevedere percorsi ridondanti che assicurano il 100% della separazione dei circuiti. Solo in tal modo infatti viene garantita una maggiore sicurezza del collegamento. Ovviamente devono L’uso della struttura alfanumerica per l’identificazione di ogni elemento di un cablaggio lascia a disposizione molta discrezionalità. E’ bene comunque seguire determinate logiche che prevedono le seguenti azioni: – etichettare cavi e percorsi in ugual modo ambo i lati a intervalli regolari e dove sia accessibile; – utilizzare colori o marcature indelebili; – seguire sempre la stessa logica alfanumerica sequenziale senza saltare numeri o lettere; – eventuale utilizzo delle dizioni “da” “a”; – utilizzare il codice colori per le aree di permutazione. Il codice colori definisce, in base ad una colorazione specifica e definita, le aree del nodo di permutazione. Non è consentito l’utilizzo di cavi colorati per riconoscere le destinazioni d’uso dei collegamenti ma solamente l’uso di : – codoli o copri plug colorati; – finestrelle colorate; – adesivi colorati – morsetti posteriori – etichette pannelli colorati. essere comunque garantite le distanze previste dagli standard, e comunque cercare il percorso più breve per limitare l’attenuazione. Per le dorsali rimangono valide le regole generali introdotte anche per il cablaggio orizzontale, relativo al grado di riempimento delle canaline, al numero di curve ammesse, raggi di curvatura, disposizione e numero di scatole rompi-tratta, numero di ganci in sospensione e distanza tra gli stessi (1,2 / 1,5 m). A ciò si aggiungono alcune modalità tipiche del cablaggio verticale ossia: – la posa in verticale dipende direttamente dal grado di resistenza alla trazione del cavo stesso (possibilità di sostenere il proprio peso) e dalle possibilità di sostegno del percorso utilizzato; – fascettare il cavo almeno tre volte ogni piano e comunque ogni 1, 1,2 m. in relazione anche ai parametri strutturali del sostegno cui viene vincolato; – è assolutamente vietato l’utilizzo di cavedi nelle trombe per ascensori; – garantire applicazioni antincendio che nel caso di pose verticali sono più gravosi e altre modalità tipiche della posa esterna; – ricorrere a pose aree per attraversamento corsi d’acqua, strade, ecc. poste ad un altezza di almeno 2,4 m e con una campata massima di 30 metri di lunghezza; – interrare direttamente dei cavi ad una profondità di almeno 60 cm con almeno un ingresso sotterraneo costituito da due tubi da 10 cm di diametro; – utilizzare percorsi preesistenti di proprietà altrui, con intrinseca richiesta di autorizzazione all’uso, per impossibilità di sorpassare ostacoli di varia natura (ad esempio in città) in maniera autonoma; – possibilità, viceversa, che l’infrastruttura in costruzione sia disponibile per altri servizi. È necessario in fase di progettazione pianificare attentamente i percorsi delle dorsali in quanto eventuali successive riconfigurazione potrebbero non essere percorribili a causa delle molteplici diversità per la quale si era scelta una soluzione. Occorre altresì garantire la possibilità di manutenzione tramite pozzetti di ispezione da disporre al massimo a 30 metri di distanza l’uno dall’altro e trincee, salvaguardando il pericolo di allagamenti o che fungano da veicolo di ingresso per gas o altro. È pertanto raccomandato un attento sopralluogo dei locali e delle strutture da servire prima di ideare una progettazione e renderla esecutiva. * con il contributo di Fanton SpA


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