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Conoscere Disinformazione a discapito dell’installatore Dato che il digitale terrestre è una “imposizione” di legge e non una scelta degli utenti, spesso questi ultimi sono convinti che il costo dell’adeguamento dell’impianto non sia di loro competenza; gli stessi non sanno che il segnale digitale non coprirà tutto il territorio nazionale (circa il 5% rimarrà infatti scoperto) e che la piattaforma satellitare complementare al digitale terrestre creata appositamente per garantire la copertura dell’intero territorio nazionale (TivùSat) non è del tutto gratuita perché necessita di un decoder del costo di circa 100 euro. Inoltre se accade che le frequenze assegnate per la trasmissione in digitale vengono successivamente modificate, l’utente al quale è già stato adeguato l’impianto è convinto che la colpa sia del cattivo lavoro dell’installatore. Tale disinformazione ha creato a volte problemi di rapporto tra utenti e installatori che si sono spesso trovati a fare da capro espiatorio per errori e mancanze altrui. Quello che in molti hanno voluto non evidenziare è che nel nostro Paese a fronte di un elevatissimo numero di antenne (sono ancora poche, rispetto al totale, quelle condominiali), quello degli installatori abilitati è risibile. E dato 18 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 2 - 2010 che il passaggio al digitale deve essere completato entro il 31 dicembre 2012, si sta attualmente ricorrendo a tutti gli escamotage possibili e immaginabili per rispettare tale tempistica con buona pace dei diritti degli utenti e delle imprese. Il listino prezzi calmierato Un discorso a parte, poi, andrebbe fatto sulle richieste avanzate alle Associazioni Artigiane di adottare prezziari “calmierati” per gli interventi necessari ad una buona ricezione del digitale terrestre. È decisamente singolare che ci si chieda di fare riferimento a prezziari concordati quando, da tempo, l’antitrust sanziona qualsiasi tariffazione dei servizi da parte delle associazioni di categoria bollandole come lesive della libertà di concorrenza. È per questo motivo che, ad esempio, il barbiere non espone più il vecchio listino prezzi con il marchio delle associazioni artigiane, ma un generale “listino prezzi di riferimento” che può variare da artigiano ad artigiano. Agli installatori di impianti d’antenna si chiede invece di concordare con le associazioni dei consumatori dei veri e propri tariffari, per di più anche “calmierati”, per venire incontro alle esigenze dell’utenza. Posto che, almeno per quanto ci riguarda, non esistono prezzi calmierati, ma solo Una pagina della sezione Installazione e Impianti, dedicata agli installatori, pubblicata sul sito CNA www.cna.it


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