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Si ringrazia per la collaborazione Guido Pesaro, Responsabile Nazionale CNA Installazione Impianti e Alberto Zanellati Coordinatore settore installazione impianti d’antenna CNA. Per eventuali chiarimenti: www.cna.it/installazioneimpianti installazione.impianti@cna.it Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 2 - 2010 19 ed esclusivamente prezzi congrui con i servizi richiesti (installazione decoder, adeguamento/riparazione dell’impianto esistente, nuove installazioni e rifacimenti, ecc.), ci sembra utile sottolineare la differenza di comportamento adottata con altre categorie produttive quando si è trattato di promuovere nei confronti dell’utenza soluzioni o prodotti che, per disposto legislativo, andavano a sostituire prodotti non più compatibili con le norme di legge nel frattempo intervenute. Cosa si è fatto per altri mercati Un’analogia, piuttosto aderente alla realtà, potrebbe essere fatta con quanto è accaduto quando si è dovuto sostituire progressivamente il parco auto, passando dai vecchi modelli che non rispettavano più i parametri antinquinamento con i nuovi modelli euro 4 e simili. Non ci sembra di ricordare che da parte delle istituzioni o dalla politica siano arrivate ai produttori di auto richieste volte a “contenere” i prezzi dei nuovi modelli. A Fiat, Renault, Wolkswagen, Ford, ecc. non sono stati chiesti, né potevano essere chiesti, prezzi “calmierati” per le nuove vetture che venivano messe in commercio. La moderazione, invece, viene chiesta agli installatori che, nonostante tutto, si sono fatti carico dell’esigenza di non pesare più di tanto sui portafogli degli italiani e hanno voluto dare prova di responsabilità predisponendo, regione per regione, dei “prezziari” assolutamente ragionevoli e congrui aderendo, tra l’altro, ad un codice deontologico con il quale si impegnano ad applicare procedure e tariffe previste dai prezziari di riferimento, ad intervenire sugli impianti rispettando le relative norme tecniche, ad essere dotati delle adeguate strumentazioni tecniche e di dispositivo di prevenzione infortuni ai sensi del DM 81/08. L’installatore parafulmine Tutto questo ha comportato numerosi incontri svolti sul territorio che hanno visto partecipare diverse centinaia d’installatori di impianti d’antenna, dai quali sono stati raccolto dubbi e perplessità sul come sia stato sinora gestito il passaggio al digitale terrestre, ma dai quali sono stati anche ricevute proposte per cercare di migliorare soprattutto il rapporto con l’utenza. È stato proprio questo l’argomento sul quale si è maggiormente incentrato il dibattito. La carente informazione fornita agli utenti su tempi, costi e modalità degli switch off è stato l’elemento che più ha contribuito a non incanalare nella giusta strada il rapporto tra installatori e cittadini. Questi ultimi, infatti, non sapendo con chi prendersela, hanno spesso attribuito all’installatore le colpe dell’eventuale mancato funzionamento dell’impianto. In pratica gli installatori hanno fatto da parafulmine, tanto per restare in tema di antenne, per responsabilità da attribuire ad altri. Far tesoro dell’esperienza vissuta ci aiuterà sicuramente in futuro a non commettere gli stessi errori e ad impostare in modo più corretto il rapporto con l’utenza. Gli installatori, come al solito, faranno la loro parte e continueranno a garantire professionalità negli interventi e senso di responsabilità nelle relazioni, anche economiche, con i cittadini, soprattutto con le fasce meno abbienti. Non gli possiamo, però, chiedere ancora di recitare parti che spettano ad altri. Le molteplici tipologie degli impianti di ricezione rendono problematica la possibilità di realizzare un listino prezzi


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