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COSA DICE LA LEGGE DM 37/08 Art. 1 - Ambito di applicazione 1. Il presente decreto si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente destinazione d’uso, collocati all’interno degli stessi o delle relative pertinenze. Se l’impianto è connesso a reti di distribuzione si applica a partire dal punto di consegna della fornitura. 2. Gli impianti di cui al comma 1 sono classificati come segue: a) impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell’energia elettrica, impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, nonché gli impianti per l’automazione di porte, cancelli e barriere; b) impianti radiotelevisivi, le antenne e gli impianti elettronici in genere; c) impianti di riscaldamento, di climatizzazione, di condizionamento e di refrigerazione di qualsiasi natura o specie, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense, e di ventilazione ed aerazione dei locali; d) impianti idrici e sanitari di qualsiasi natura o specie; e) impianti per la distribuzione e l’utilizzazione di gas di qualsiasi tipo, comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali; f) impianti di sollevamento di persone o di cose per mezzo di ascensori, di montacarichi, di scale mobili e simili; g) impianti di protezione antincendio. 3. Gli impianti o parti di impianto che sono soggetti a requisiti di sicurezza prescritti in attuazione della normativa comunitaria, ovvero di normativa specifica, non sono disciplinati, per tali aspetti, dalle disposizioni del presente decreto. Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 2 - 2010 17 Cosa dice il DM 22/08 Va infatti ribadito, perché qualcuno forse in alcuni frangenti lo ha dimenticato o ha fatto finta di dimenticarselo, che l’installazione d’impianti d’antenna è normata dal Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008, n. 37 il quale specifica che tale tipologia di installazione può essere svolta solo ed esclusivamente da imprese abilitate all’esercizio di questa attività (articolo 1, comma 2, lett. b) se l’imprenditore individuale, il legale rappresentante o il responsabile tecnico dell’impresa stessa sono in possesso di specifici requisiti tecnicoprofessionali. Le imprese abilitate, oltre a dover realizzare gli impianti secondo la regola dell’arte e in conformità alla normativa tecnica vigente devono anche, al termine dei lavori e previa effettuazione delle verifiche previste, rilasciare al committente la dichiarazione di conformità. Il committente, inoltre, ha l’obbligo di affidare i lavori d’installazione ad imprese abilitate se non vuol incorrere nelle sanzioni pecuniarie previste dalla legge. Promozioni inadeguate e superficiali Accade invece che importanti operatori del settore televisivo nel presentare le proprie piattaforme digitali e satellitari distribuiscano patinate brochure illustrative che lasciano trapelare, nemmeno tanto velatamente, la possibilità per il cittadino non ancora in possesso di un’antenna parabolica di poter provvedere autonomamente all’installazione e al puntamento della stessa senza rivolgersi necessariamente a un operatore specializzato. Affermare infatti, come accade in alcuni materiali pubblicitari, che “…l’installazione e il puntamento di una parabola, sebbene non impossibili da realizzare autonomamente, sono operazioni di solito svolte da tecnici antennisti specializzati” e che per cambiare il puntamento della parabola “un utente sufficientemente avvezzo sarà in grado di effettuare questa operazione autonomamente” significa dare informazioni non corrette all’utenza e dal carattere fuorviante oltre ad invitare implicitamente gli utenti a non rispettare le norme di legge. Se a ciò aggiungiamo la carente informazione data all’utenza in merito al passaggio al digitale terrestre, abbiamo un quadro di cosa si siano trovati davanti gli installatori quando venivano chiamati ad adeguare gli impianti di ricezione. Non basta infatti qualche saltuario spot pubblicitario, più frequente solo nell’imminenza dello spegnimento del segnale analogico, per informare l’utente di cosa significhi il passaggio al digitale, della necessità di adeguare l’impianto per tempo e di riprogrammare i canali.


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