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Standard di comunicazione La connessione di rete supportata dal MoCA è del tipo a maglia: ciascun dispositivo può comunicare con qualsiasi altro presente in rete 40 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 3 - 2010 La connessione MoCA consente la distribuzione di video HD; nell’esempio un DVR master connesso alla rete con 3 set top box slave Ovviamente viene supportata l’interoperabilità con le versioni precedenti. Infine, per poter soddisfare meglio la distribuzione di servizi/contenuti è stata ampliata di 500 MHz la banda di frequenze in uso a questo standard, portando il limite superiore a 1.650 MHz. In perfetta sintonia con le normative varate sul risparmio energetico, questi prodotti sono dotati delle modalità “sleep” e “stand-by” che favoriscono una riduzione del consumo energetico. L’applicazione di questi apparati non produce alcuna interferenza con le reti già esistenti in casa o con altri dispositivi elettronici presente nell’abitazione. Il cablaggio dell’impianto La soluzione MoCA rientra fra quelle denominate retro-fit, quindi non presenta particolari problematiche di cablaggio. La prima cosa da verificare è l’efficienza dell’impianto coassiale, che non deve presentare alcuna anomalia di funzionamento. L’installazione dei dispositivi MoCA, con encoder/decoder stand alone o built-in è, tutto sommato, semplice. La configurazione fisica dei dispositivi è da pensare come una struttura ad albero, la cui radice è da individuare nello splitter collegato al cavo di discesa provenente dall’impianto di ricezione (via cavo, satellite o terrestre). È proprio in questo punto che viene applicato il filtro MoCA, per filtrare le bande di frequenza utilizzate dai dispositivi MoCA, evitando così interferenze causate dalla presenza di eventuali frequenze spurie. Da lì, la rete di distribuzione dei segnali televisivi viene effettuata all’interno dell’abitazione attraverso eventuali splitter secondari, con strutture a stella oppure a montanti singole o multiple, per servire le prese coassiali presenti nei vari ambienti della casa. L’apparecchio MoCA può essere collegato ad ognuna delle prese coassiali presenti. L’impianto può assumere due differenti configurazioni che dipendono dalla presenza, integrata nei dispositivi oppure esterna, degli encoder/decoder MoCA. Nel primo caso per l’installatore non cambia nulla sulla cablatura dell’impianto perché la connessione puntopunto assicurata dal MoCA viene gestita direttamente dai dispositivi master e slave; bisogna però assicurarsi che le attenuazioni dei segnali introdotte dai vari elementi dell’impianto (splitter e prese coassiali) non superino in totale un valore prestabilito, pari a 25 dB. In ogni caso è disponibile la strumentazione dedicata per effettuare qualunque misurazione. Nel caso, invece, l’encoder MoCA con il relativo decoder siano esterni, allora bisognerà collegare i due dispositivi; le connessioni da effettuare sono: RJ-45 in ingresso, connettore IEC/F in ingresso e connettore IEC/F in uscita per l’encoder; RJ-45 in uscita, connettore IEC/F in ingresso e connettore IEC/F in uscita.


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