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Scheda elettronica Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 3 - 2009 23 CCFL (Cold Cathode Fluorescent Lamp) Vista in sezione di un tradizionale Retroilluminazione CCFL tradizionale LED bianchi Vista in sezione di un modello LED Edge con spessore inferiore al centimetro LED bianchi per retroilluminazioni LED Edge Le due tecnologie CCFL e LED Edge a confronto: è evidente la possibilità di ridurre lo spessore dello schermo grazie allo spazio lasciato libero dai tubi CCFL Modulo LCD Pannello LCD Retroilluminazione Diffusore LED di pilotaggio Chassis Chassis Composizione di un pannello retroilluminato con FULL LED comporta un consumo energetico che varia a seconda del livello di luminosità della lampada. Alcuni anni fa Sony ha introdotto una versione migliorata della lampada CCFL chiamata WCG-CCFL (Wide Color Gamut) che utilizza una tipologia di fosfori derivata dagli schermi CRT Trinitron per riprodurre uno spettro di colori di circa il 30% più ampia rispetto ai CCFL tradizionali (90% del gamut NTSC rispetto al 70% delle lampade tradizionali). Il sistema HCFL (Hot Cathode Fluorescent Lamp), invece, con una lampada micro-tubolare sarebbe in grado di ridurre il consumo energetico del 40-50% e garantire un maggiore flusso luminoso rispetto al CCFL. Nell’HCFL gli elettrodi sono realizzati con un filamento di tungsteno e vengono riscaldati dal passaggio della corrente. Sono stati sviluppati anche sistemi CCFL ad altissima reattività sincronizzati con il refresh rate del segnale video per rendere le immagini più fluide durante le scene in rapido movimento. La sincronizzazione e la velocità di reazione permettono di illuminare i cristalli liquidi in modo più intenso per un brevissimo periodo così da ridurre l’effetto di sfocatura delle immagini (blur) in movimento, percepito dalla retina dell’occhio. LED Il led ha fatto la sua comparsa nei sistemi di retroilluminazione da qualche anno ma solo negli ultimi mesi si è diffuso nei dispositivi consumer, in particolare nei display per i computer portatili (notebook e netbook) e nei Tv. Acronimo di Light Emitting Diode (diodo ad emissione luminosa), il led sfrutta le proprietà ottiche di alcuni materiali semiconduttori per produrre fotoni, cioè luce. Il colore della radiazione varia a seconda del materiale utilizzato (GaAS - Arseniuro di Gallio, GaP - fosfuro di Gallio, SiC - carburo di silicio, ecc.) e della tensione di giunzione. Nei sistemi BLU vengono utilizzati led di colore bianco oppure nella combinazione rosso-verde-blu in un singolo package, per produrre qualsiasi altro colore dello spettro e migliorare così il gamut come già visto nel WCG-CCFL. Il funzionamento in corrente continua di pochi volt (che richiede un sistema di alimentazione semplificato), il suo basso consumo (da pochi mA fino ad un massimo di 30-40), l’elevata resistenza a stress meccanici, le dimensioni ridotte e la lunga durata lo rendono ideale come sorgente di illuminazione per i pannelli LCD. Rispetto al CCFL garantisce inoltre un contrasto maggiore (anche fino a 2.000.000:1) ed una migliore resa cromatica. Unico neo è il suo costo elevato. Non tutti i display LCD a led utilizzano lo stesso meccanismo di funzionamento. Troviamo infatti BLU di tipo “EDGE” (ovvero con illuminazione laterale), “FULL LED” (illuminazione posteriore) e “Local Dimming” (illuminazione posteriore con gestione dinamica delle aree dello schermo).


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