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Tecnologie LCD backlight: tipologie e funzionamento P er il suo funzionamento, il pannello LCD ha bisogno di un sistema di retroilluminazione che generi la luce necessaria a produrre l’immagine generata dalla matrice dei cristalli. Esaminiamo da vicino i sistemi attualmente utilizzati con i loro vantaggi e svantaggi. Contrariamente alle tecnologie CRT (tubo catodico), Plasma e OLED, che emettono luce attraverso l’eccitazione di fosfori o sostanze organiche, l’LCD ha bisogno di un sistema di illuminazione aggiuntivo, posizionato posteriormente o lateralmente alla matrice di cristalli liquidi. Questo sistema si chiama, in gergo, BLU (BackLighting Unit- unità di retroilluminazione). I cristalli liquidi, grazie alla loro rapida rotazione, possono variare lo status di funzionamento e, attraverso gli elementi RGB (subpixel rossi, verdi e blu), filtrare la luce generata dal sistema di retroilluminazione per ricostruire l’immagine. Senza il sistema BLU, lo schermo LCD rimarrebbe completamente nero in quanto il cristallo liquido per sua natura è incapace di generare autonomamente la luce. I display LCD utilizzati in ambito professionale e consumer - monitor per PC, digital signage, televisori e display per qualsiasi altro tipo di apparecchio fisso o portatile - utilizzano diverse tecnologie di retroilluminazione con risultati (e costi) molto differenti tra loro. Vediamo quali. CCFL & HCFL La lampada CCFL (Cold Cathode Fluorescent Lamp) è il sistema di retroilluminazione più utilizzato nei display LCD per via del suo basso consumo, della bassa temperatura operativa e della lunga durata. Il suo principio di funzionamento è molto simile al tradizionale neon o alle lampadine a risparmio energetico. È costituita da un tubo di vetro lineare, circolare o variamente sagomato al cui interno viene dapprima praticato il vuoto, poi introdotto un gas nobile (argo o neon) ed una piccola quantità di mercurio liquido che si pone in equilibrio con il suo vapore. PRODUTTORI & TECNOLOGIA 22 Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 3 - 2009 L’utilizzo della luce prodotta dai LED come fonte di retroilluminazione per i pannelli LCD rispetto a quella dei tubi CCFL garantisce una gamma cromatica molto più ampia Produttori pannelli LCD Tecnologia utilizzata AU Optronics A-MVA Chi Mei Optoelectronics S-MVA Hannstar, Chunghwa Picture Tubes Ltd S-IPS LG Display H-IPS Panasonic IPS-Pro Samsung, Sony S-PVA Sharp ASV La superficie interna del tubo è rivestita di un materiale fluorescente, dall’aspetto di una polvere bianca. Ai due estremi del tubo sono presenti due elettrodi. Gli elettroni in movimento tra i due elettrodi eccitano gli atomi di mercurio, che sono a loro volta sollecitati ad emettere radiazione ultravioletta. Il fosforo di cui è ricoperto il tubo, investito da tali radiazioni, emette luce visibile. Per garantire l’uniformità di illuminazione vengono utilizzate solitamente due o più lampade piatte o a tubo (a forma lineare, a L o U) che occupano tutta la superficie dello schermo in modo autonomo (per quelle piatte) o attraverso speciali guide d’onda che convogliano la luce. L’energia necessaria al loro funzionamento viene generata da un circuito chiamato “inverter” che eleva la tensione di rete (o della batteria nei sistemi portatili) fino a migliaia di volt. La presenza di questo circuito


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