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una stanza. Come dicevamo è piuttosto comune che ad un determinato punto di ascolto buona parte del suono arrivi per via riflessa invece che direttamente dai diffusori, causando tutta una serie di inconvenienti più o meno gravi. A seconda delle riflessioni, un’onda sonora può mantenere la sua fase oppure invertirla: nel primo caso arriveranno all’ascoltatore un’onda diretta ed una riflessa, in fase e di intensità identica, per cui la percezione di quella determinata frequenza sarà doppia rispetto a quanto registrato nel supporto di origine; nel secondo caso arriveranno due onde invertite tra loro che si annulleranno a vicenda azzerandone, di fatto, l’intensità (Figura 1). L’effetto, di per sé semplice, è moltiplicato esponenzialmente in quanto l’emissione sonora del diffusore acustico avviene secondo un irradiamento polare: quindi all’ascoltatore giungono numerose riflessioni, ciascuna con le proprie influenze negative (Figura 2). Inoltre, giusto per complicare le cose, bisogna considerare che la nostra sala presenterà numerosi punti di ascolto, per cui sarà alquanto improbabile poter garantire globalmente una riproduzione corretta e uniforme. Aggiungiamo che ogni determinata frequenza ha caratteristiche differenti di diffusione: le medie e alte (musica, parlato ed effetti su tutti) vengono irradiate soprattutto frontalmente da parte dei diffusori, mentre quelle basse (normalmente originate dai subwoofer) tendono a propagarsi a 360°, creando il cosiddetto effetto Boundary, che genera ulteriori propagazioni anomale anche posteriormente agli stessi. L’eliminazione di questi effetti negativi è concettualmente semplice: diffusione oppure assorbimento. La diffusione permette la riflessione del suono in maniera appunto diffusa, ovvero non seguendo le consuete leggi dell’angolo di incidenza e riflessione; inoltre permette lo smaltimento di buona parte dell’intensità sonora (Figura 3). I diffusori, come la maggior parte dei prodotti per il trattamento acustico ambientale, sono disponibili sotto forma di pannelli da posizionare sulle pareti nelle zone colpite dalle prime riflessioni, in modo da mitigarne l’impatto; ovviamente in ambito residenziale diviene altrettanto importante l’aspetto estetico, in quanto questi dispositivi sono Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 3 - 2009 15 FIGURA 1 A seconda delle riflessioni, un’onda sonora può mantenere la sua fase oppure invertirla FIGURA 2 All’ascoltatore giungono numerose riflessioni, ciascuna con le proprie influenze negative FIGURA 3 La diffusione permette la riflessione del suono in modo esteso, non seguendo le consuete leggi dell’angolo di incidenza e riflessione difficilmente integrabili nell’arredamento; in alternativa in caso di installazioni dedicate, è consigliabile interfacciarsi con l’architetto per individuare un compromesso accettabile. Un’alternativa è comunque possibile: sebbene l’efficacia non sia lontanamente paragonabile a quella di un diffusore calibrato (ogni accorgimento acustico richiede una seria applicazione matematica) è comunque possibile ottenere un beneficio tangibile utilizzando scaffali o librerie colme di libri, in quanto l’effetto combinato è simile a quello di un diffusore. La seconda possibilità è quella dell’assorbimento: in commercio esistono speciali pannelli di materiali porosi (fibra, legno, compositi, ecc.) che vengono calibrati per l’assorbimento di determinate frequenze; sono


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