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Sistemi Integrati - Audio/Video Volume 1 - 2009 29 FIGURA 2 Quando il valore di BER raggiunge il valore di soglia (unione delle curve blu e rossa) il segnale digitale si interrompe sarà differente per quanto riguarda il tasso d’errore per la differente qualità dei materiali selezionati e le tecnologie adottate per l’assemblaggio. Con tutta probabilità, a parità di lunghezza, un cavo HDMI di alta qualità consentirà di ottenere un data rate superiore rispetto ad uno di bassa qualità e, quindi, assicurare la piena efficienza anche nelle lunghe tratte. Come testare la qualità di un cavo HDMi Esistono due tipi di test standard industriali per misurare la qualità di un cavo HDMI: BER e Eye Pattern. Il test del BER viene effettuato con un generatore di segnale che inietta su uno dei terminali del cavo miliardi di bit ed effettua la misurazione sull’altro capo, rilevando sul totale il numero dei bit “difettosi”. Maggiore è questo numero, minore è la qualità del segnale e quindi del cavo. Questa misurazione è la più accurata attualmente disponibile per il controllo di qualità e la verifica delle performance dei cavi HDMI. L’Eye Pattern mostra invece la forma del segnale digitale attraverso un oscilloscopio. Il continuo movimento dei bit 1 e 0 sullo schermo crea una maschera che assomiglia alla forma di un occhio e che risulta tanto più definita e regolare quanto migliore è la qualità del segnale. Questo test permette di evidenziare due aspetti importanti: – Amplificazione del segnale. L’altezza dell’occhio rappresenta l’amplificazione del segnale. Se l’occhio si “chiude” nascondendo il parallelepipedo di riferimento presente al centro, il segnale si riduce fino a creare problemi di agganciamento da parte del display; – Distorsione temporale (Timing Jitter). I tempi dei movimenti dei bit digitali non sempre coincidono perfettamente, creando il cosiddetto fenomeno del “Timing Jitter”. Sull’oscilloscopio, l’occhio appare con un leggero scorrimento orizzontale dovuto allo FIGURA 3 Il test del BER misura il numero dei dati errati alle estremità e del cavo; quando il valore è prossimo all’effetto Cliff il segnale digitale inizia a manifestare malfunzionamenti


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