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Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2008 65 inutile la legge che obbliga la presenza del sintonizzatore nel televisore; è necessario invece l’obbligo di un’etichetta che indichi le specifiche connessioni e le potenzialità di ogni televisore. Neutralità tecnologica La neutralità tecnologica non viene rispettata e i consumatori per vedere i tutti i canali digitali che stanno migrando dall’analogico non possono scegliere liberamente la piattaforma trasmissiva ma sono costretti a dotarsi di su tutte le piattaforme e stabilisca le modalità per consentire ad ogni editore privato di trasmettere su più piattaforme nel rispetto degli utenti che devono contenere i costi e mantenere il diritto di scelta. Piano di switch-off Solo i pochi cittadini delle aree coinvolte dalla prossima chiusura dei canali analogici sono discretamente sensibilizzati alla tv digitale; gli altri consumatori, sono spinti alla trasformazione solo attraverso campagne commerciali (pay tv, calcio, alta definizione). In tal modo a ridosso del 2012 avremo ancora la maggioranza dei cittadini inconsapevoli e costretti a un rapido adeguamento tecnologico, con enormi difficoltà per la riuscita dello switch-off nazionale. Adiconsum propone la definizione di un calendario delle aree progressivamente interessate alla chiusura delle trasmissioni analogiche, con assistenza e informazione alle popolazioni interessate, in collaborazione con le associazioni dei consumatori. Impiantistica Da tempo si parla di transizione ma nessuno si è preoccupato, finora, di regolamentare l’impiantistica collegata alla ricezione del digitale. Tutti gli addetti ai lavori sanno che chiudendo i segnali analogici, in moltissimi palazzi, per continuare a vedere la televisione si dovrà aggiornare l’impianto centralizzato, imponendo ai consumatori finali costi gravosi. Allo stato attuale, in assenza di regolamentazione specifica, vi sono problemi reali per votare, durante le assemblee di condominio, i lavori di adeguamento. Quasi sempre sono adeguamenti che non rispettano i principi di neutralità tecnologica e privilegiano solo alcune piattaforme a discapito di altre. Per le nuove costruzioni non esiste un’indicazione di adeguamento tecnologico dell’abitazione. Secondo Adiconsum nella Legge condivisa sulla transizione bisogna dare la possibilità agli amministratori per procedere all’adeguamento dell’impianto senza la necessità di raggiungere, durante l’assemblea, maggioranze specifiche e con criteri stabiliti dalla legge. Anche i segnali multimediali dovrebbero avere una propria legge per l’approvazione dei nuovi lavori fino a switch off avvenuto. www.adiconsum.it: un sito da tenere sott’occhio diversi specifici ricevitori. Il servizio pubblico, che obbligatoriamente dovrebbe garantire la visione integrale e gratuita dei propri canali su tutte le piattaforme, come previsto dal contratto di servizio, codifica molti dei propri programmi trasmessi via satellite e non garantisce la visone gratuita dei canali sul’IPTV e sul digitale terrestre mobile; fa eccezione solo H3G. I consumatori non raggiunti dal segnale terrestre sono i più danneggiati perché costretti ad abbonarsi ad altre piattaforme (satellite e IPTV) e non sono esonerati dalla tassa governativa di possesso sul televisore (canone Rai). La proposta di Adiconsum prevede una Legge condivisa sulla transizione che definisca come ottemperare agli obblighi del servizio pubblico per trasmettere gratuitamente Mauro Vergari, responsabile nuove tecnologie di Adiconsum


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