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BIT RATE UTILE IN FUNZIONE DEL TASSO DI CODICE LDPC PER SIMBOLO 1/4 1/3 2/5 1/2 3/5 2/3 3/4 4/5 5/6 8/9 0,2 0,3 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 Fonte CRIT-RAI QPSK 32AQPSK 16AQPSK 8QPSK 32APSK Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2008 17 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 RAPPORTO FRA C/N E BIT UTILI PER SIMBOLO NEL DVB-S2 SU CANALE AWGN 4.5 4.0 3.5 3.0 2.5 2.0 1.5 1.0 0.5 -3 -2 -1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 C/N dB in RS RU bit/s per unità Symbol Rate RS QPSK, Fec _, C/N= -2,4 dB 32APSK, Fec 9/10, C/N= 16dB 16APSK DVB-DSNG DVB-S QPSK 8APSK Limite di Sharon Il grafico riferisce, a seconda della modulazione utilizzata, quanti bit vengono trasportati per unità di banda in rapporto ai diversi valori di C/N. Si passa da un valore di -2,4 dB, ottenuto applicando la modulazione più robusta possibile ad un valore superiore a 16 dB dove, però, si possono trasportare ben 4,5 bit per Hertz 9/10 Rate di codice LDCP Ru Bit rate utile per velocità di simbolo unitaria Fonte CRIT-RAI Il grafico mostra come al variare della modulazione e dei valori di Fec si modifica il numero di bit per velocità di simbolo unitaria Compatibilità con il DVB-S Introdurre il nuovo DVB-S2 significa anche tener conto del parco installato compatibile con l’attuale DVB-S e gestire una fase di transizione che non crei problemi all’utente finale. Il DVB-S2 contiene modalità compatibili con il DVB-S, rendendo possibile la trasmissione, su un singolo canale satellitare, di due flussi TS con diversi livelli di protezione dagli errori: – TS ad alta priorità HP (High Priority) compatibile con i decoder DVB-S (norma ETSI 300421) – TS a bassa priorità LP (Low Priority) compatibile soltanto con i decoder DVB-S2 (EN 302307) Tutto ciò può avvenire in due modi: con la modulazione multistrato e con la modulazione gerarchica. Nella modulazione Multistato i segnali DVBS2 e DVB-S sono combinati su canali in modo asincrono: il segnale DVB-S viene trasmesso con potenza molto più elevata rispetto a quella del DVB-S2; in questo caso il transponder satellitare deve lavorare lontano dai valori di saturazione. Nella modulazione Gerarchica i due flussi (alta priorità e bassa priorità) vengono uniti in modo sincrono a livello di modulazione su una costellazione “non uniforme” in modo gerarchico. L’inviluppo del segnale risultante è quasi-costante: può essere inviato su un singolo transponder che può lavorare su valori di modulazione molto vicino alla saturazione. Tutto questo dimostra che aumentando la complessità della modulazione, da QPSK a 32APSK, bisogna desaturare il trasponder, cioè non lo si può impiegare alla massima potenza perché la modulazione d’ampiezza può determinare problemi. Nel caso in cui si utilizzi la modulazione più robusta, ossia la QPSK con Fec pari a 1/4, il rapporto C/N necessario alla rimodulazione è di -2,4 dB: un valore molto vicino allo 0,6/0,7 dB che rappresenta il limite di Shannon. Se, invece, si privilegia la capacità di trasporto il rapporto C/N sarà molto più elevato, fino a 16 dB: in questo caso sarà possibile trasmettere 4,5 Mbit per ogni MHz di banda occupata, riscontrando un’efficienza di trasmissione molto più elevata.


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