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DVB-S2 QPSK E 8PSK: LA SCHEDA DI MODULAZIONE QPSK 8PSK 10 I=MSB Q=LSB Q Q 100 p=1 p=1 000 I I 010 110 011 00 11 01 111 101 ø=π/4 Passando dalla modulazione QPSK alla 8PSK il numero di bit rappresentati da ogni simbolo aumenta da due a tre 16APSK E 32APSK: LA SCHEDA DI MODULAZIONE 16APSK 32APSK 0010 LSB MSB 11100 11110 01100 00100 10100 10101 10110 16 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2008 01101 01001 11001 001 01000 11000 11010 1000 0000 0100 0101 0001 1011 1001 0011 0111 1110 1111 1100 1101 0110 Q Q R2 R2 R1 R1 01010 10111 10011 11011 01111 01011 11111 01110 11101 00101 00001 00000 10000 10010 00010 00111 00011 00110 10001 Modulando sia in ampiezza che in fase (oltre che in potenza) il numero di bit rappresentati da ogni simbolo può arrivare fino a 5 invece sostanziale nelle applicazioni interattive dove un pacchetto corto viene trasmesso prima e quindi si riduce il tempo di attesa. I Fecframe prodotti possono avere rapporti di codifica diversi a seconda che si operi nelle modalità VCM (Variable Coding & Modulation) o ACM (Adaptive Coding & Modulation). I rapporti 1/4, 1/3, 2/5 vengono utilizzati con la modulazione QPSK per quei collegamenti dove il livello del segnale è inferiore a quello del rumore. A questo punto viene effettuata la modulazione. Il DVB-S2, rispetto al DVB-S, offre più soluzioni: oltre alla QPSK (Quadrature Phase Shift Keying) abbiamo 8PSK, 16APSK (Amplitude Phase Shift Keying), 32APSK per adattare al meglio la trasmissione al canale utilizzato in quel momento. Per le modulazioni 8PSK, 16APSK, 32APSK ai bit codificati si applica un interallacciatore per separare meglio i bit assegnati allo stesso punto della costellazione. Mapping La mappatura associa i bit ai simboli della costellazione (QPSK, 8PSK, 16APSK, 32APSK). Per applicazioni broadcast si utilizzano tipicamente la QPSK e l’8PSK, modulazioni ad inviluppo costante che permettono l’utilizzo del transponder satellite vicino alla saturazione. Per applicazioni professionali possono essere utilizzate anche le modulazioni 16APSK e 32APSK, ma richiedono un C/N maggiore e una complessa elaborazione del segnale di up-link per evitare distorsioni e compensare le non-linearità del transponder. In cambio offrono il vantaggio di una maggiore efficienza trasmissiva. Generatore di trama PL Alla mappatura, ossia alla scelta della modulazione da utilizzare, corrisponde un generatore di trama. In questa fase vengono inseriti dei simboli pilota che aiutano il decoder a elaborare i dati, a capire qual è il tipo di rapporto di protezione utilizzato, il tipo di modulazione. Informazioni ausiliarie che aiutano il decoder a lavorare meglio e quindi anche a disperdere energia, cioè a rendere omogenea l’occupazione energetica del canale per evitare, all’interno del canale stesso, la presenza di elementi non lineari. Filtraggio Bandabase e Modulazione In questa fase viene decisa la sagoma da dare al panettone (quella che appare nella modalità Spettro del misuratore di campo). Nel DVB-S la sagoma è unica, viene utilizzato un filtro con un roll-off (pendenza dei fianchi) pari a 0,35. Nel DVB-S2 si possono adottare roll-off di 0,25 e di 0,20, con fianchi più ripidi, quindi i canali si possono collocare più vicini; inoltre gli stessi panettoni contengono più dati, sono più “gonfi”. Le quattro modulazioni Il DVB-S ci ha abituati alla modulazione QPSK. Nell’8PSK sulla stessa circonferenza vengono allocati 8 simboli anziché 4. Per ogni simbolo (avendo 8 combinazioni possibili) vengono rappresentati 3 bit e non soltanto 2 bit come avviene con il QPSK. Con l’8PSK viene aumentata l’efficienza del sistema perché a parità di simboli si trasportano più bit. Il concetto viene quindi applicato alle altre due modulazioni dove si lavora per cerchi concentrici e dove la modulazione digitale avviene sia in ampiezza che in fase, oltre che a potenza diversa: all’aumentare dei simboli aumenta il numero di bit da associare a ciascun simbolo.


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