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Connettore F maschio metallico Numero di contatti tra la calza e l’utilizzatore: 1) Contatto Calza del cavo – Corpo posteriore connettore F maschio 2) Corpo posteriore connettore F maschio – Corpo anteriore connettore F maschio 3) Contatto F maschio – F femmina Connettore CaP VS Connettore F maschio metallico Confronto del numerodi contatti calza-utilizzatore fra il connettore CaP e un connettore F metallico CONFRONTO QUALITATIVO CAP VS F MASCHIO A VITE CaP F maschio a vite Perdita di Inserzione 0,08 dB* max 0,2 - 0,5* dB tipico Perdita di Ritorno 20 dB* min 5 -10* dB tipico Schermatura Elettromagnetica Uguale Variabile a seconda a quella del cavo della qualità utilizzato del connettore Intemodulazione Passiva 1 contatto 3 Contatti per connessione per connessione *Campo di frequenza 0 - 2400 MHz Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2008 141 metallico sia al connettore CaP plastico. La calza, invece, nei connettori metallici non viene applicata direttamente al connettore F femmina. Questo accade solo con il connettore CaP, di tipo plastico. In particolare, nei connettori metallici il segnale della calza deve superare ben tre punti di contatto, evidenziati nel disegno, dove il segnale si propaga sulla parete interna del conduttore esterno (calza) e sulla parete interna del conduttore interno. È quindi evidente che i fenomeni legati all’intermodulazione passiva, presenti nei connettori metallici sono di un’entità non trascurabile: se andiamo a moltiplicare le connessione dell’esempio di cui sopra (sono ben 20) con i punti (3 per ogni connettore dotato di due o-ring) che presentano metalli differenti otteniamo un totale di 60 punti nei quali il segnale può degradare a causa dell’intermodulazione passiva. Riutilizzando il CaP invece, l’intermodulazione passiva si riduce drasticamente perché otteniamo un unico contatto diretto fra il cavo e il connettore, come si può vedere nella figura a lato. L’incidenza dei fattori umani L’utilizzo dei connettori metallici impone regole ben precise, altrimenti si corre il rischio di generare altre attenuazioni dannose al segnale. Ad esempio, è indispensabile che ogni cavo coassiale, in base al suo diametro, abbia il connettore metallico dedicato. Intestando un cavo coassiale con un connettore del diametro non appropriato si commette un grave errore. E comunque è necessario un attrezzo dedicato (pinza) per ogni tipologia di connettore sia esso a crimpare o a pressione. Inoltre, nel caso di un qualsiasi classico connettore F vi è anche un problema di serraggio finale sul connettore F femmina. Prove di laboratorio dimostrano quanto sia indispensabile terminare il serraggio del connettore utilizzando una pinza che completi di altri 90 gradi (un quarto di giro) l’avvitamento sul connettore F femmina. Questa operazione migliora l’efficienza di schermatura di circa 20 dB e deve essere fatta con una chiave inglese oppure una pinza. Tutte queste variabili non entrano in gioco impiegando il connettore a pressione CaP perché è universale per tutti i cavi coassiali da 1 a 7 mm di diametro e perchè il CaP deve essere soltanto spinto. Gli attrezzi forniti con i connettori CaP sono gli stessi per tutti i tipi di cavi coassiali utilizzati, indipendentemente dal diametro. Il CaP, essendo di plastica, è trasparente alla radiofrequenza: tuttavia la connessione ha una schermatura elettromagnetica pari a quella del cavo coassiale utilizzato. TELECOM & SECURITY V.le Stefano Tinozzi - 65024 Manopello Scalo (PE) Tel. 085 85 69 020 - Fax 085 85 69 707 www.telecomsecurity.it - info@telecomsecurity.it Skype: telecomsecurity_info


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