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MARGINE DI OPERATIVITÀ Margine di operatività Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2008 13 Qualità immagine BER Scarso Medio Buono 2E-4 N valore minimo B 2E-10 valore di esercizio Intensità minima Intensità di segnale C (dBμV) Margine di operatività nella demodulazione DVB-T segnali analogici ma troppo spesso questo non viene preso in considerazione durante le installazioni. Nelle applicazioni digitali il rapporto C/N contribuisce a definire il “margine nella ricezione” e quindi anche la qualità della ricezione stessa, soprattutto nell’intorno del valore a cui corrisponde l’effetto di “soglia”. I parametri CSI e MER Il parametro CSI (Channel State Information) consente di eseguire una valutazione in tempo reale della quantità di rumore e di interferenza presenti su ciascuna portante del segnale DTT. Per questo diviene un utile indicatore dei problemi del canale e può essere utilizzato per effettuare una misura che quantifica l’entità dei disturbi rispetto alla potenza media di ciascuna portante. Questo parametro viene generalmente espresso in percentuale. Il MER (Modulation Error Ratio) è un parametro molto simile al C/N e viene espresso in dB. Questo parametro, come il CSI, prende in considerazione tutti i disturbi, oltre che il rumore bianco, che affliggono il segnale. Esso costituisce un metodo immediato per valutare informazioni dirette sul margine di decodifica. Margine di operatività Il margine di operatività (vedi disegno) rappresenta il valore di cui è possibile ridurre l’intensità del segnale fino a vedere il deterioramento nel segnale demodulato come, per esempio, nel video. Il margine definito sul livello del segnale serve a proteggere la ricezione da variazioni di livello che possono avvenire per diverse ragioni. Viene misurato con l’inserimento di un semplice attenuatore all’ingresso del decoder e può essere espresso in dB. Naturalmente questo non è l’unico margine che deve essere considerato poiché il segnale può degradare anche quando si riduce, per esempio, il rapporto C/N oppure il MER, il CSI o il BER. Quindi il margine di decodifica in generale sarà dato dal margine di operatività sul livello del segnale ma anche dal margine di rumore se misurato nel C/N o nel MER o magari dal “margine sul tasso di errore” se misurato sul BER come indicato in figura. Strumenti di misura Gli strumenti progettati per effettuare misure sui segnali analogici (misuratori di campo) occorre utilizzarli con molta cautela nelle misure sui segnali digitali. E’ sempre importante fare riferimento alla banda di misura utilizzata dal misuratore di campo. Infatti se questa risulta più piccola di 8 MHz può filtrare parte del segnale DTT e non conteggiare tutta la potenza. Tali letture devono quindi essere corrette in modo adeguato attraverso la relazione: Correzione = 10 log10 (Bmisura/Bcanale) Nel caso poi di misure di rapporto C/N occorre valutare bene dove lo strumento va a leggere la potenza di rumore: se, per esempio, la legge nel canale adiacente, oppure molto vicino al canale digitale che vogliamo considerare o più lontano; e, ancora, se la frequenza utilizzata per la stima del rumore è occupata da altre portanti dirette o interferenti o da prodotti di intermodulazione e così via. Gli strumenti più recenti, ovviamente, sono stati ottimizzati su questi aspetti e presentano possibilità di stimare il BER o il MER, consentono la visualizzazione della costellazione e, addirittura, mostrano misure CSI. *Fabrizio Bernacchi, direttore didattico di Eurosatellite


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