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DTT - Le misure Scarso Medio Buono I parametri da tenere sotto controllo* La diffusione della televisione digitale terrestre, impone una costante riflessione sui parametri che la caratterizzano affinché diventino il più possibile familiari agli installatori professionisti. Un’adeguata preparazione li metterà in condizione di gestire più velocemente problematiche complesse. Il segnale DVB-T, quello della televisione digitale terrestre, è caratterizzato da numerose peculiarità che lo rendono profondamente diverso dal segnale analogico. Ad esempio, nella DTT si utilizza la modulazione COFDM, il cui principale vantaggio è dato dalla sua robustezza. Rispetto alle riflessioni e/o ai cammini multipli (multipath) non si hanno effetti di “ghosting” come doppie immagini o fantasmi. Inoltre, p.v. BER canale reale p.v. BER canale ideale ( ) soglia ideale 10 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2008 FEC 3/4 MARGINE DI RUMORE Cond. ideali NB Cond. ideali NB + NF 26.4 26.4 RUMORE DI FASE SNR CN CN( ) soglia reale ( ) esercizio CN CN (dB) C = Portante N = Rumore NB= Rumore bianco NF= Rumore di fase C N C NB = In condizioni ideali (teoriche) C N C NB+ NF = In condizioni reali Condizione di esercizio la trasmissione DTT presenta una buona resistenza rispetto alle interferenze co-canale, in modo particolare quando l’interferente è un canale analogico. Ma non sono queste le sole differenze: la potenza sul canale radio è uniformemente distribuita su tutta la banda e non concentrata come nel canale analogico in corrispondenza della portante video: tutto questo comporta anche un diverso approccio di misura. Inoltre la possibilità di poter utilizzare molti schemi di modulazione consente di poter mediare tra capacità di trasporto e robustezza del collegamento. Per esempio: passare da una modulazione 64QAM (rate 2/3) a 16QAM (rate 3/4) si riduce del 25% la capacità di trasporto. Aree di copertura e possibilità di ricezione La robustezza della modulazione utilizzata consente di diminuire la potenza di trasmissione, anche di 15-17 dB, rispetto all’analogico, a parità di aree di copertura. Nella pratica, anche se è possibile lavorare con livelli più bassi rispetto all’analogico occorre fare alcune considerazioni. Quando il livello analogico è molto scarso otteniamo una semplice degradazione della qualità dell’immagine; nel caso del DTT, invece, un livello troppo basso genera l’effetto “soglia” e quindi si perde la possibilità di demodulare. E’ molto importante per un segnale DTT avere un “margine” nella ricezione per ovviare a fluttuazioni di potenza dovute alle diverse condizioni di propagazione che possono cambiare nel tempo: in molti casi saranno sufficienti antenne omnidirezionali ma quando non saranno sufficienti, dovranno essere sostituite da antenne più direttive. Nella ricezione di multiplex diversi, provenienti da siti diversi e quindi con coperture diverse, occorre anche considerare un’equalizzazione in potenza tra i vari transponder digitali. I SEGNALI TV LIVELLO MINIMO (dBμV) LIVELLO MASSIMO (dBμV) TV analogica 57 77 TV Digitale Terrestre 47 (52) 77 MARGINE DI RUMORE


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