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vendita apparati conformi alle specifiche dell’HD Book. Acquistando un televisore con il bollino Gold, l’utente avrà la certezza di poter ricevere tutte le trasmissioni ad alta definizione, da quelle FTA alle Pay e di poter fruire di tutti i servizi previsti, compresi quelli futuri legati alla connettività di rete». Dal 4:3 al panoramico La migrazione dei segnali da SD ad HD comprende anche la modifica del formato, da 4:3 a 16:9. La produzione di una trasmissione SD panoramica obbliga il broadcaster, in fase di acquisizione, ad un’operazione di compressione orizzontale per trasformare il formato panoramico 16:9 nel formato standard 4:3; ci penserà poi il televisore ad operare una sorta di zoom orizzontale per allargare le immagini alle loro proporzioni native quando opportunamente segnalato dai descrittori ASF o WSS. Commenta Marco Pellegrinato: «Questa operazione nel mondo SD comporta la presenza di una serie di segnalatori, presenti in tutte le fasi del processo: produzione, postproduzione, play out e archiviazione, per i quali il passaggio dal formato 4:3 al 16:9 sottintende un lavoro complesso e articolato. Da qualche mese a questa parte alcuni studi ed emissioni di Mediaset sono stati convertiti al formato 16:9 panoramico e ciò ha comportato consistenti adeguamenti anche in ambito produttivo». Finalmente HD Ecco come verrà gestita la migrazione all’HD. «I nostri progetti per l’avvio delle trasmissioni HD – spiega Marco Pellegrinato - prevedono strutture che, per ora, non devono sostituire ma affiancare quelle esistenti in SD. Gli italiani devono poter continuare a vedere anche Canale 5, Italia 1 e Rete 4 a definizione standard». «Con il 2010 - prosegue Pellegrinato - daremo avvio nel prime time di Canale 5 alle prime trasmissioni geniune HD, ossia non upscalate come ora ma a risoluzione 1080i nativa. Entro quest’anno metteremo a punto la prima emissione genuine HD in grado anche di generare il segnale downconvertito per le emissioni SD. Canale 5 sperimenterà la nuova tecnologia in parallelo a quella tradizionale, dopodiché si andrà in onda con la nuova. Nel contempo, gli studi televisivi del prime time di Canale 5 inizieranno a produrre in genuine HD. Alla stessa stregua gran parte della programmazione di prime time, compresi film e fiction, verrà acquisito e archiviato in genuine HD. TV Digitale Testata registrata al Tribunale di Monza il 4 febbraio 2008, numero 1.904 Una copia: 5,00 euro Numero 2, anno 2° - luglio 2009 Successivamente alla prima fase, anche Italia 1 avrà la sua emissione in genuine HD per affiancarsi quindi a Canale 5 con ulteriori studi che produrranno il prime time di Italia 1 in HD; così Canale 5 prima, seguita da Italia 1 incrementeranno il palinsesto genuine HD e nel 2011 avvieremo l’alta definizione anche per Rete 4 con la conseguente realizzazione del prime time di Rete 4». Oltre il 1080i Un canale ad alta definizione richiede una banda superiore rispetto a quella di un canale SD perché le informazioni contenute in un canale HD sono 5 volte superiori a quelle di un corrispondente canale SD. Per trasmettere un programma HD, viene occupata solo il doppio della banda per trasportare una quantità di informazioni pari a 5 volte, questo grazie ai nuovi standard di compressione H264AVC che sono molto più efficienti dell’ MPEG2. Gli inglesi hanno scelto di adottare da subito il DVB-T2 con l’HD. L’ipotesi italiana, sembra più orientata a portare a termine lo switch-off prima e poi di affrontare l’introduzione del nuovo standard DVB-T2. Si è preferito evitare di generare confusione in termini di standard: i televisori e decoder in standard DVB-T2 non sono attualmente disponibili: il rischio di perdere gli spettatori per strada era ed è reale. E quindi si è preferito realizzare lo switch-off adottando una tecnologia affidabile e già disponibile sul mercato. I MUX che si accenderanno dal 2012 in poi potranno ospitare trasmissioni HD in standard DVB-T2. In ogni caso fino ai primi mesi del prossimo anno non appariranno sul mercato prodotti compatibili DVB-T2. Dal 2012 il mercato offrirà sicuramente una scelta vasta di televisori e decoder DVB-T2. Sarà così possibile avviare trasmissioni HD più efficienti: il DVB-T2, per ogni canale di trasmissione, offre il 50% di banda in più; nel contempo gli encoder real-time in H264 ottimizzeranno ulteriormente la loro qualità portando il formato di trasmissione a 50 fotogrammi progressivi utili anche alle trasmissioni di futuri programmi in 3 dimensioni (3D) riducendo i 12/13 Mbit/s oggi necessari per una buona qualità HD interlacciata, necessaria alle trasmissioni in diretta. «Per quanto riguarda le specifiche – conclude Pellegrinato - in una successiva versione l’HD Book contemplerà l’introduzione del DVB-T2, congiuntamente alla modalità di ricezione del formato 1080p che richiederà nuovi chip set oltre che l’adozione dei nuovi tuner T2: insomma con il DVB-T2 la qualità televisiva potrà paragonarsi a quella dei Blu Ray, ma in realtime». Sistemi Integrati 2 Editore: SEI COMUNICAZIONE Via Moncenisio, 4 - 20052 Monza (MI) Iscrizione al R.O.C. n° 17540 del 16/6/2008 Direttore Responsabile: Amedeo Bozzoni Marketing: Rosanna Cognetti Collaboratori: Isidoro Ermocida Redazione: Via Moncenisio, 4 - 20052 Monza (MI) Tel. 039 230 64 26 - Fax 039 32 11 71 Progetto grafico: SOLE IMMAGINE - Monza (MI) Impaginazione: giografica Stampa: GEMM Grafica srl - Cormano (MI) Spedizione: Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% DCB Milano IVA assolta dall’editore ai sensi dell’art.74-comma 1 lettera c del PDR633/72 modificato dalla legge 30 dicembre 1991 n. 413. I diritti di riproduzione dei contenuti sono riservati, in qualsiasi forma. La riproduzione è consentita solo con autorizzazione scritta dell’editore. Il materiale inviato alla redazione non verrà restituito, salvo accordi specifici. Titolare del trattamento dati personali raccolti nelle banche dati di uso redazionale e distribuzione postale è l’editore. 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