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I DUE STANDARD A CONFRONTO caratteristiche MUX DVB-T caratteristiche MUX DVB-T2 MODULAZIONE (costellazione) QPSK, 16QAM,64QAM QPSK, 16QAM, 64QAM, 256QAM MODO (numero sottoportanti) 2K, 8K 1K, 2K, 4K, 8K, 16K, 32K Convoluzionale + FEC Reed Solomon LDPC + BCH 1/2, 2/3, 3/4, 5/6, 7/8 1/2, 3/5, 2/3, 3/4, 4/5, 5/6 INTERVALLO DI GUARDIA 1/4, 1/8, 1/16, 1/32 1/4, 19/256, 1/8, 19/128, 1/16, 1/32, 1/128 BIT RATE max 24 Mbit/s 36 Mbit/s PROGRAMMI SD 5 in MPEG2 16 in MPEG4 PROGRAMMI HD 2 in MPEG4 4 in MPEG4 Principali caratteristiche a confronto tra l’attuale MUX DVB-T e un MUX DVB-T2. In grassetto sono stati evidenziati i nuovi valori dei parametri di modulazione Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 2 - 2008 23 Aumento delle portanti OFDM Le portanti che trasportano i dati del simbolo nel precedente DVB-T potevano essere 2K oppure 8K; nel T2 oltre a queste portanti vengono utilizzati i modi 1K, 4K 16K e 32K. L’utilizzo del modo 32K permette di ridurre, rispetto al precedente sistema, le perdite della capacità di banda dovute all’intervallo di guardia: si passa dal 20% al 5% di perdita, che si traduce in un notevole contributo per aumentare l’efficienza di banda. Costellazioni Mentre per il DVB-T sono disponibili le costellazioni QPSK, 16QAM e 64QAM, per il DVB-T2 è disponibile anche la costellazione 256QAM. Queste ultime due innovazioni, in prima analisi, sembrerebbero peggiorare le condizioni di robustezza del segnale. Per esempio l’utilizzo del numero di portanti pari a 32K riduce di conseguenza il tempo di intervallo di guardia ESEMPIO DI COSTELLAZIONE 64QAM RUOTATA diminuendo, di fatto, l’assorbimento che quest’ultimo esercita nei confronti degli echi di propagazione. La costellazione 256QAM, poi, come tutti sapranno è meno robusta delle altre nei confronti del rumore. Il C/N richiesto per la costellazione 256QAM, normalmente, è più elevato rispetto alle altre costellazioni. Le nuove caratteristiche di modulazione finora descritte sembrano quindi peggiorative nei confronti della robustezza del segnale ma non è così. La potenza di correzione della codifica FEC di ultima generazione, con la sua caratteristica di maggiore efficienza di correzione degli errori, è in grado di recuperare almeno in parte le “debolezze” del segnale stesso riportandolo in buone condizioni. Ma c’è una nuova tecnica di mappatura della costellazione, capace di riportare il grado di robustezza del segnale agli elevati livelli ai quali siamo abituati, e addirittura a livelli di robustezza superiori. La costellazione è, in pratica, la rappresentazione della mappatura dei dati (o simboli) su un grafico. La nuova tecnica di mappatura consiste nel ruotare la costellazione in modo che gli assi delle righe e delle colonne dei dati (simboli) non siano più paralleli agli assi centrali del quadro della costellazione. In questo modo le coordinate della posizione (X,Y) di ogni simbolo non avranno mai valori in comune con gli altri. Con la combinazione di tutte queste nuove caratteristiche riguardanti la modulazione, il DVB-T2 risponde pienamente ai requisiti di efficienza e robustezza attesi. In uno dei prossimi numeri, conclusa la fase di sperimentazione, prenderemo in esame le misure da effettuare negli impianti di ricezione, per eseguire l’installazione a regola d’arte.


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