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Consorzi GID Italia, un network per la DTT V erificare che gli impianti di ricezione singoli e centralizzati siano predisposti alla ricezione del segnale DTT: questa è la missione del network GID Italia. Abbiamo intervistato il suo fondatore, Fabio Osti. Nasce da un’idea di Fabio Osti con i suggerimenti dell’amico Pierluigi Baggio, il Network GID Italia che ha subito stretto un accordo di collaborazione con Tivù e Tivù Sat. Obiettivo: costituire una rete di installatori dedicati alle attività richieste durante lo swtich-over e lo switch-off programmato dal Ministero dello sviluppo economico di concerto con le Regioni. Un servizio, quello offerto da GID Italia, che si è già rivelato molto utile negli ultimi mesi dell’anno perché le problematiche generate dal passaggio alla televisione digitale sono davvero tante e occorre risolverle “al volo”, con un intervento tempestivo dell’installatore, altrimenti si rischia di rimanere con lo schermo nero. Un problema, quello di rintracciare un installatore disponibile a intervenire, di non poco conto, indispensabile soprattutto per risolvere 74 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 4 - 2009 I numeri di Gid Italia INSTALLER GID registrati 1.258 MASTER GID registrati 38 COMUNI coperti 4.000 collegamento del decoder e la connessione al TV, ma indispensabile per poter continuare a vedere la televisione, quella digitale. Un’offerta televisiva con più canali free, la Pay-Tv e i servizi interattivi: proprio un’altra televisione. Abbiamo intervistato Fabio Osti, Presidente di GID Italia, per comprendere meglio gli obiettivi, i servizi e i vantaggi per l’installatore di appartenere a questo network. Osti, come è nata l’idea di costituire il network GID Italia? Ho sempre creduto che il lavoro di squadra e un coordinamento efficiente potessero contribuire ad una crescita sana del mercato delle installazioni. L’occasione per realizzare ciò che avevo in mente da tempo l’ha offerta il digitale terrestre con il programma di switch-off e la costituzione di Tivù e Tivù Sat. Per quale motivo, ci spieghi meglio… Con il piano di switch-off programmato da Ministero e Regioni, le richieste di intervento per lavori di manutenzione, riferiti agli impianti di ricezione televisiva, ha registrato una forte accelerazione. Soprattutto nelle aree interessate, durante i mesi di transizione fra lo switch-over e lo switch-off, si vive in un clima di enorme lavoro, con tutte le conseguenze positive e negative che questa situazione comporta. Agli installatori giungono richieste di tutti i tipi: dall’intervento sull’impianto di testa all’acquisto del decoder, perfino al solo collegamento dell’apparecchio. problematiche banali e poco importanti da un punto di vista tecnico come il Fabio Osti fondatore del Network GID Italia


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