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Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2013 9 Nel presente articolo vengono riportati i risultati di simulazioni relative a uno scenario reale (San Benedetto del Tronto), tese a valutare l’interferenza dovuta all’intermodulazione generata nel centralino e l’efficacia dell’uso di “filtri LTE” come tecnica di mitigazione. Lo scenario interferenziale L’area geografica scelta per le simulazioni è la città di San Benedetto del Tronto, ritenuta uno scenario ideale per una sperimentazione sulla coesistenza dei servizi TV e LTE nella banda UHF. Infatti, parte dei segnali DTT sono ricevuti con livello piuttosto basso (l’impianto trasmittente è situato a circa 90 km), mentre gli altri segnali sono ricevuti dalla direzione opposta, rendendo necessario dotare gli impianti di due antenne UHF opportunamente miscelate. La stessa area è stata scelta dal Ministero dello Sviluppo Economico per una sperimentazione preliminare, della durata di un numero limitato di ore, effettuata nel periodo giugno/luglio 2012 in collaborazione con un operatore di telefonia mobile. Trasmettitori DVB -T Come accennato, il servizio televisivo DVB-T è garantito da due siti trasmittenti: il primo è Punta Bore Tesino, situato su un rilievo a Nord-Ovest contiguo all’abitato; il secondo è nel comprensorio della Maiella, a circa 90 km di distanza dalla città, in direzione Sud-Sud/Est (in blu in Figura 1). Quindi, salvo casi particolari, si può assumere che gli impianti d’utente siano abbastanza omogenei, e costituiti da due antenne distinte, ciascuna orientata nella direzione e sulla polarizzazione opportuna, un combinatore e un amplificatore a larga banda. Nella zona Nord della città questo schema potrebbe avere delle eccezioni, in quanto i segnali provenienti da uno dei due siti vengono ad essere molto più elevati degli altri: qui l’antennista, ad esempio, potrebbe avere deciso di amplificare solo questi ultimi e sommare i primi. Nella fase preparatoria di queste simulazioni sono stati raccolti i dati disponibili (coordinate geografiche, canali, ERP, polarizzazione) relativi a tali trasmettitori. Per reperire i dati mancanti (ERP di alcune emittenti minori) e verificare i dati disponibili, è stata effettuata una campagna preliminare di misure sul campo da parte di RaiWay, che ha permesso di raccogliere i valori effettivi di campo elettromagnetico ricevuto (e contestualmente azimut e polarizzazione), Figura 1. Posizione dei siti trasmittenti DVB-T e delle Base Station LTE secondo lo scenario simulato nell’area di San Benedetto del Tronto.


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