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Fra i benefici del Watsu ricordiamo il profondo relax psico-fisico, il rilascio delle tensioni muscolari e la ripresa di confidenza con l’acqua. Si ringrazia per il contributo Antonello Calabrese, Insegnante di Watsu e Presidente dell’Associazione Watsu Italia, Shakuntala Riva, Insegnante di Watsu e Presidente dell’Associazione WABA Italia e Douglas Gattini ex Presidente della Federazione Italiana ed Europea Shiatsu, istruttore e Direttore Didattico della scuola professionale Shambàla Shiatsu. Figura 1. Quando si avvicinano le ginocchia al petto, viene fatta ‘arcuare la www.watsu.it - info@watsu.it collana’, distendendone le cordicelle, senza mai comprimere le biglie tra loro. Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2013 193 la diminuzione della tensione muscolare di base. Infine, l’acqua calda é un ottimo termoregolatore. In acqua si può allora rinforzare il sistema immunitario, stimolare l’attività del metabolismo e attivare, soprattutto in acqua termale a temperatura corporea, il processo d’osmosi: attraverso i pori dilatati della pelle, le sostanze minerali contenute nell’acqua sono assorbite dall’organismo ed entrano nel sistema vascolare. Gli effetti del Watsu su muscoli e articolazioni Aggiungendo ai naturali effetti dell’immersione in acqua calda quelli del trattamento che il Watsuer ci offre, l’effetto è decisamente sinergico. Rispetto ad un trattamento offerto su un lettino o su un futon, dove l’operatore ha a disposizione metà del corpo del suo ospite per volta, in acqua tutto il corpo può ricevere il trattamento in contemporanea, essendo in galleggiamento dinamico. Ogni digitopressione, ogni stretching o dondolio avviene in uno stato di sospensione nel quale colui che li riceve non avverte il suo peso, non sente di gravare su una superficie e ogni arto è libero di fluttuare libero. In questa condizione ogni gesto dell’operatore è coadiuvato dalla reazione dell’acqua, che diventa un partner che accompagna e sostiene: i muscoli possono rilassarsi e distendersi, abbandonando le tensioni psicofisiche accumulate col lavoro, e le articolazioni ritrovano libertà, recuperando possibilità di movimento che gli sforzi quotidiani avevano sottratto. Rilassare e distendere la schiena Durante il Watsu l’operatore pone una particolare attenzione alla cura della colonna vertebrale del suo cliente, adottando sempre un principio fondamentale: non si compiono gesti che possano comprimere i dischi intervertebrali, anzi si lavora sempre in allungamento della colonna, alleggerendo il carico di tensioni che le quotidiane sollecitazioni possono aver generato. Per comprendere bene il concetto, immaginiamo di avere una preziosa collana di fragilissime biglie di vetro soffiato, unite da tratti di corda, e di farla galleggiare sulla superficie dell’acqua di una piscina. Tenendo ben presente che le biglie si romperebbero al minimo contatto, come riuscire a spostarle nell’acqua? La risposta, sia che vogliamo preservare l’integrità delle biglie, sia che vogliamo proteggere i dischi intervertebrali del nostro ospite, rimane la stessa: tirando delicatamente da un capo. Persino quando il Watsuer compie movimenti in cui avvicina le ginocchia del suo cliente al petto, ricorda di ‘arcuare la collana’, distendendone le cordicelle, senza mai comprimere le biglie tra loro (Figura 1). Tramite questi accorgimenti un corpo stanco per il lavoro di un’intera giornata può ritrovare leggerezza ed elasticità e la sensazione di oppressione che si prova dopo aver forzato la schiena in posizioni improprie e faticose diminuire grazie alla libertà articolare ritrovata. ‘Watsu’ è un marchio registrato, il cui uso è consentito solo a chi abbia completato la formazione con uno degli istituti formativi riconosciuti da WABA International, la casa madre americana fondata da Harold Dull.


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