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Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 3 - 2013 17 giorno. Nemmeno tra i possessori di smartphone che, le stime dicono, entro il 2016 saranno la metà della popolazione mondiale. Eppure in questa massima, il saggio Confucio prefigura uno dei messaggi che con più forza si è levato dalle tavole rotonde: perché il cliente (mio, ancora potenziale, sempre fedele oppure traditore di un altro) dovrebbe investire energie e tempo nel leggermi e poi seguirmi? “Che valga la pena”: crediamo che sia in questa affermazione il senso della risposta. Analizziamola meglio. Social… in che senso? Partiamo innanzitutto dalla presentazione di questi strumenti, ‘media’ appunto. Facebook la fa da padrona, con la sua filosofia di grande libro che raccoglie volti e storie personali, costantemente aggiornate e commentate dai protagonisti e dagli amici. Poi c’è Youtube, che mette a disposizione un canale video, come una tv accessibile sul tablet, che ciascuno può alimentare con singoli video ma anche contributi regolari da renderlo un canale specifico e identificabile. Non possiamo non citare Twitter, che consente agli utenti registrati la possibilità di un constante aggiornamento (su temi, eventi, fatti) con messaggi di testo contenenti al massimo 140 caratteri. Una sorta di microblogging che giornalisti, opinion leader, politici usano sempre più per avere un immediato contatto con i loro followers (coloro, cioè, che hanno scelto di seguire quella persona e che quindi ne possono leggere i commenti). La cantante Katy Perry con 50 milioni di follower (per il momento, perché il movimento dei follower è davvero dinamico e instancabile) è la più seguita su scala mondiale; per dare un’idea il Presidente degli Stati Uniti ne ha 41.370.508, il profilo italiano del Papa ne ha 1.489.602. C’è poi Linkedin, una vera e propria bacheca professionale on line dove si può mettere a disposizione del pubblico il proprio curriculum, o fare un annuncio di ricerca di candidati; ancora, approfondire e dibattere di temi specifici, all’interno di gruppi di interesse identificati. Altre applicazioni collegate, come Instagram che permette agli utenti registrati di scattare foto, applicare filtri e pubblicarle su altri social media. E la carrellata potrebbe continuare. Definire obiettivi coerenti Tutti rigorosamente fruibili non solo da un PC ma anche da uno smartphone. Quindi, praticamente, sempre e ovunque. Tanti media, quindi. Tanti strumenti che, in quanto tali, dovrebbero essere trattati. Cioè all’interno di un sistema più ampio, di una strategia che abbia obiettivi, risorse, tempi ben precisi. Ci torneremo in seguito, vista la rilevanza di questo corretto ‘posizionamento’ degli strumenti. Forse la prima domanda che dovremmo porci è proprio quanto conosciamo e – quindi- quanto riusciamo a usare consapevolmente questi strumenti. Tra noi e i Social: qualche suggerimento spiccio 1. I Social Media non sono casa tua. Sei un ospite. Ci sono regole che non fissi tu. Conoscile per usarle al meglio. Magari come anticamera per portare le persone davvero a casa tua, il tuo sito, la tua showroom. 2. I Social Media sono uno strumento: in quanto tale devono essere considerati all’interno di una strategia di comunicazione e marketing. Avviare una pagina Facebook, fare un video tanto per fare, è un dispendio senza senso di risorse e tempo, la cui inutilità lascia comunque una traccia in rete. 3. Chiarisci le risorse, gli obiettivi e i contenuti con cui vuoi andare in rete. Stai pronto a misurarne l’efficacia e quindi a modificare le azioni. Identifica, prima, cosa ti aspetti e poi struttura un sistema di misurazione adeguato per quelle che sono le tue esigenze e obiettivi. Vuoi una pagina Facebook che attragga i tuoi clienti per mantenere viva una base da coinvolgere anche per altre attività off line? Preparati a essere editore di contenuti pertinenti, coinvolgenti, con rilasci periodici. Pronto a gestire le lamentele e le critiche, non solo i ‘mi piace’. Prova, sperimenta e monitora! Vuoi diventare un produttore di video su Youtube come tutorial del buon utilizzo dei sistemi che offri? L’utilità, come la sorpresa, la curiosità, il divertimento sono filoni tematici di forte interesse per Youtube. Saranno poi lo share, le visualizzazioni a dirti se i tuoi video hanno saputo cogliere - e in che modo - l’attenzione del target. … ci sono tanti altri social media: la regola resta la stessa. Sono strumenti, devono essere funzionali al piano strategico che hai disegnato, ne devi rispettare le peculiarità.


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