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Decreto Legislativo 626/94 articolo 5: obblighi dei lavoratori 1. Ciascun lavoratore deve prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui possono ricadere gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione ed alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro. 2. In particolare i lavoratori: a) osservano le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale; b) utilizzano correttamente i macchinari, le apparecchiature, gli utensili, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto e le altre attrezzature di lavoro, nonché i dispositivi di sicurezza; c) utilizzano in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; d) segnalano immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dispositivi di cui alle lettere b) e c), nonché le altre eventuali condizioni di pericolo di cui vengono a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle loro competenze e possibilità, per eliminare o ridurre tali deficienze o pericoli, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza; e) non rimuovono o modificano senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo; f) non compiono di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori; g) si sottopongono ai controlli sanitari previsti nei loro Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 2 - 2010 15 confronti; h) contribuiscono, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dall’autorità competente o comunque necessari per tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori durante il lavoro. di acciaio del peso di 0,86 gr e di 6 mm di diametro a 162Km/h. Inoltre viene verificata la qualità ottica, per essere indossati anche 24h al giorno, e la protezione dai raggi UVA e UVB. Queste radiazioni provenienti dal sole sono molto pericolose per i nostri occhi, e possono causare malattie quali la cataratta corticale, la degenerazione del cristallino (che può portare anche alla cecità), lo pterigio, l’inspessimento della congiuntiva ecc. I raggi UVA e UVB non tutti lo sanno, sono presenti anche nelle giornate nuvolose oltre che all’interno degli edifici. L’abbigliamento protettivo Per chi lavora in situazioni “aeree” è quanto mai opportuno indossare un abbigliamento protettivo (D.P.I di 1° categoria EN 340) comodo, resistente e assicuri libertà di movimento e la minima probabilità di impigliamento. La ricerca e sviluppo di numerose aziende produttrici ha introdotto negli ultimi anni interessanti novità sia per i materiali utilizzati (Kevlar, Cordura, Teflon) sia per le soluzioni tecniche e funzionali come design ergonomico, triple cuciture, tasche studiate per il trasporto di utensili e sistemi di traspirazione. La cultura della sicurezza Il mondo della sicurezza è in continua evoluzione sia dal punto di vista legislativo (adeguamento alle nuove norme europee, maggiori controlli e poteri agli organi di controllo, sanzioni sempre più severe, ipotesi di sistemi virtuosi come la patente a punti sulla sicurezza ecc.) che dal punto di vista culturale. Grazie ad aziende particolarmente lungimiranti, attente e vicine ai bisogni dei professionisti, si sta diffondendo una cultura della sicurezza. Il professionista oggi, a differenza di qualche anno fa, può trovare prodotti innovativi, sempre più comodi e resistenti, sovente con standard e funzioni migliori di quanto prescritto dalla legge e, cosa non da poco, con un’estetica moderna e accattivante. Un fattore essenziale che convince il professionista ad acquistarli e ad indossarli con orgoglio. DPI: strumento di comunicazione I professionisti di oggi si sono evoluti sotto ogni aspetto e non solo per ciò che riguarda strumenti e mezzi. Investono sempre di più in comunicazione (logo aziendale, sito web, pubblicità) per differenziarsi dalla concorrenza. I dispositivi di protezione, che sono obbligatori, se dotati di un elevato contenuto tecnico ed estetico sono uno strumento di comunicazione essenziale non solo del logo aziendale, quando vengono personalizzati, ma anche del livello tecnico e professionale dei collaboratori dell’azienda nei confronti dei clienti pubblici e privati. Proprio nell’ottica di una professionalizzazione non solo tecnica ma anche dell’immagine, il tema sicurezza viene sempre più considerato dai datori di lavoro, a ragione, da voce di mero costo soggetta a risparmio come avveniva qualche anno fa a investimento per comunicare efficacemente con i clienti e strumento importante per la protezione e la motivazione dei propri dipendenti. Si ringrazia Giorgio Moschini di Plano Europe per il contributo


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