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Scarpe di sicurezza con o senza suola imperforabile Scarpe di sicurezza con tacco o con suola continua e con intersuola Scarpe di sicurezza con intersuola termoisolante Protezione degli occhi o del volto Occhiali di protezione, visiere o maschere di protezione Protezione del tronco, delle braccia e delle mani Indumenti protettivi Attrezzatura di protezione anticaduta Imbracature di sicurezza Attacco di sicurezza con corda Protezione dell’epidermide Guanti i rischi più frequenti e quelli che presentano un indice di gravità particolarmente elevata, ossia quegli infortuni che hanno un’elevata probabilità di generare lesioni permanenti o addirittura mortali. Uno dei rischi sul lavoro più importanti è il rischio di caduta dall’alto. Su questa tipologia di rischio inizia a focalizzarsi un’attenzione da parte dei media e del legislatore oltre che a diffondersi una cultura nei lavoratori, nei datori di lavoro, nei Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) e in chi deve fare i controlli sul luogo di lavoro (ASL e ISPESL). La maggiore attenzione è dovuta a una componente sempre più aerea del lavoro di Notizie sulle protezioni fornite Limiti d’uso Tempo utile prima della scadenza Istruzione per uso, manutenzione e pulizia Efficienza protettiva Durata della protezione Data di scadenza Innocuità assenza di rischi causati dallo stesso DPI Solidità Requisiti economici Costo unitario Prevedibilità della durata e dell’efficienza Disagio ridotto Limitazione effetti di impedimento Funzionalità pratica Utilizzo contemporaneo con altri dispositivi Leggerezza Adattamenti alla morfologia Dimensioni limitate Trasportabilità Comfort temico Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 2 - 2010 13 ALCUNE TIPOLOGIE DEI DISPOSITIVI DPI Protezione del capo (protezione del cranio) Elmetti di protezione Protezione del piede imperforabile (lavori sui tetti) lavoratori che dai datori di lavoro, sono essenziali per la sicurezza insieme al rispetto delle norme da adottare nello svolgimento delle attività lavorative. DPI, le categorie I DPI sono divisi in tre categorie (normativa Europea EN 340:2004) , in funzione del tipo di rischio: – I categoria: rischio lieve, autocertificato dal produttore; – II categoria: rischio significativo come, ad esempio, occhi, mani, braccia, viso; prototipo certificato da un organismo di controllo autorizzato e notificato; – III categoria: per rischi mortali comprende tutti i DPI per le vie respiratorie e protezione dagli agenti chimici aggressivi; prototipo certificato da un organismo di controllo autorizzato e notificato, e controllo della produzione. In funzione della parte del corpo che devono proteggere, le suddivisioni sono le seguenti: – Protezione delle vie respiratorie; – Protezione degli arti superiori; – Protezione degli occhi; – Protezione dell’udito; – Protezione del capo; – Protezione degli arti inferiori; – Protezione da cadute dall’alto; – Protezione del corpo e della pelle; – Alta visibilità. Elevare gli standard di sicurezza La legislazione europea e, di conseguenza, anche quella nazionale stanno intervenendo ormai con cadenza quasi annuale sul tema cercando di elevare gli standard di sicurezza affrontando per primi e in maniera più attenta I REQUISITI DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Requisiti informativi Requisiti di sicurezza Requisiti prestazionali di protezione individuale Comfort


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