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Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2011 51 già arrivati. Abbiamo firmato i primi contratti con TV Italia e Profit per la distribuzione, via satellite, del segnale DTT ai ripetitori terrestri dai 31,5° Est. La decisione di utilizzare questa posizione orbitale per alimentare i ponti radio via satellite si è rivelata adeguta per almeno due motivi: offriamo grandi performance al suolo per un servizio stabile e affidabile, soprattutto in presenza di condizioni meteorologiche avverse; secondo, utilizziamo modulazioni che ottimizzano lo sfruttamento della banda; quest’ultimo aspetto ci permette di praticare condizioni commerciali molto convenienti agli operatori». Contribuzione e Direct To Home I servizi relativi agli eventi live, ossia le contribuzioni SNG, godono della copertura satellitare a 23,5° Est. «Anche questo satellite - ci dice Guerrieri - inizialmente previsto e ancora utilizzato per una posizione DTH su buona parte dell’Europa, si sta rivelando utile anche per i servizi di contribuzione satellitare. Abbiamo di recente firmato un accordo con Telecom Italia Media Broadcast per un servizio permanente di copertura degli eventi live: una dimostrazione, questa, che il livello dei broadcaster che scelgono ASTRA sta crescendo. E sono in dirittura l’arrivo altri importanti accordi. Lo sviluppo del mercato DTH ossia la nostra mission principale, invece, richiede più tempo; bisogna influenzare il mercato dell’utente finale e sviluppare le installazioni dual feed. Il nostro asso nella manica è il polo orbitale a 19,2° Est, con i suoi 120 transponder, 1100 canali di cui 315 FTA e 68 in HD: si tratta della posizione più seguita in Europa. L’Italia occupa la quarta posizione in termini di mercato, con oltre due milioni di parabole orientate a 19,2° Est. Questo dato fa riflettere ancora di più perché è stato raggiunto spontaneamente, senza particolari iniziative di marketing, grazie all’elevata qualità dei canali trasmessi, d’interesse internazionale. Con la crescita dei servizi HD, che diventerà a breve un’offerta di base per la Pay-Tv, siamo convinti che il mercato richiederà più posizioni orbitali: quelle attualmente in uso sono prossime alla saturazione. La posizione a 19,2° Est può diventare la vera soluzione per numerosi broadcaster che non trovano capacità per il DTH in Italia; in questa posizione abbiamo già 68 canali internazionali ad alta definizione attivi. Ovviamente, questo significa avere rapporti sempre più costanti e frequenti, con i broadcaster nazionali come RAI e Mediaset, ma anche con le emittenti locali interessate a utilizzare satelliti a copertura molto estesa». «Siamo convinti - conclude Pietro Guerrieri - che il momento è maturo per agire e dobbiamo coinvolgere, da subito, il maggior numero di broadcaster. Il servizio DTH, come lo abbiamo sempre considerato, è destinato a subire profonde mutazioni in futuro. A questa evoluzione seguirà la nascita di nuovi dispositivi capaci di associare la possibilità di ricevere canali satellitari a contenuti complementari, veicolati in rete con protocollo IP. E il satellite si farà carico di diffondere la parte più ‘pesante’ di questi contenuti che la rete, per sua natura, non potrà gestire; il satellite è il mezzo più sicuro ed economico per diffondere questi contenuti e così crescerà il consumo di banda satellitare». L’ASTRA 3B, durante la fase di test delle antenne nello stabilimento di EADS Astrium a Tolosa Il lancio di ASTRA 3B, dalla base spaziale di Arianespace a Kourou in Guiana Francese. Il satellite è stato posizionato a 23.5° Est


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