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TABELLA 1. LE CLASSI DEI PUNTI DI ANCORAGGIO SECONDO LA NORMA EN 795 Sistemi Integrati - Tv Digitale Volume 1 - 2011 31 “...L’accesso a luoghi elevati deve poter avvenire in condizioni di sicurezza. Gli edifici devono essere muniti di idonei manufatti... tali da consentire l’accesso sulla copertura e permettere gli interventi di manutenzione e riparazione, in sicurezza...” L’importanza fondamentale dell’impiego dei punti di ancoraggio sulle coperture (civili e industriali) è stata oggetto di recenti leggi a valore regionale che congiuntamente all’uscita del D.Lgs. n°81 del 9 Aprile 2008 e successivo D.Lgs. n°106 del 3 Agosto 2009, costituiscono il riferimento per la loro regolamentazione ed installazione. Per quanto riguarda il D.Lgs. n°81 del 9 Aprile 2008 (e successivo D.Lgs. n°106 del 3 Agosto 2009) i principali articoli di riferimento sono: - l’Art.107 - Lavoro in quota: attività lavorativa che espone il lavoratore a rischio caduta da una altezza > 2m rispetto a un piano stabile che viene ripreso anche per le altre regioni con documenti più ampi detto “Fascicolo dell’operatore”; - Art.111 - Obblighi del datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in quota; - Art.115 - Sistemi di protezione contro le cadute dall’alto e l’allegato XI - Elenco dei lavori comportanti rischi particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori e l’allegato XVI sopra nominato. Punti di ancoraggio: normative su requisiti e prove EN 795 A1 La classe A1 comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati a superfici verticali, orizzontali ed inclinate, per esempio pareti, colonne, architravi EN 795 A2 La classe A2 comprende ancoraggi strutturali progettati per essere fissati su tetti inclinati EN 795 B La classe B comprende dispositivi di ancoraggio provvisori portatili EN 795 C La classe C comprende dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali. Ai fini della presente norma per linea orizzontale si intende una linea che devia dall’orizzonte per non più di 15° EN 795 D La classe D comprende dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali EN 795 E La classe E comprende ancoraggi a corpo morto da utilizzare su superfici orizzontali. Per l’uso di ancoraggi a corpo morto, una superficie si intende orizzontale se devia dall’orizzonte per non più di 5° La norma EN 795 contiene requisiti, metodi di prova, le istruzioni per l’uso e la marcatura di dispositivi di ancoraggio progettati esclusivamente per essere impiegati con DPI anticaduta (vedi norme DPI). La norma EN 795 suddivide i punti di ancoraggio in classi a seconda della destinazione d’uso e delle caratteristiche, come evidenziato in Tabella 1. TABELLA 2. LE PROVE DI RESISTENZA SECONDO LE CLASSI PREVISTE DALLA NORMA EN 795 CLASSE A1 (Ancoraggio da 0° a 90° dalla verticale) Prova statica 10 kN per 3 minuti Prova dinamica 100 kg in caduta libera per 2,5 m CLASSE A2 (Ancoraggio da 20° dalla verticale) Prova statica 10 kN, 10 mm per 3 minuti Prova dinamica 100 kg in caduta libera per 2,5 m CLASSE C (Linea orizzontale inclinata di massimo 15°) Prestazione dinamica (deformazione dichiarate) 100 kg in caduta che sviluppino almeno 6 kN Resistenza dinamica 100 kg in caduta che sviluppino almeno 12 kN Resistenza statica 10 kN per 3 minuti Elaborato tecnico della copertura Le normative della Regione Toscana introducono il concetto dell’ E.T.C. (Elaborato Tecnico della Copertura). L’ E.T.C. rappresenta la valutazione del rischio caduta da una copertura e delle necessarie soluzioni tecniche rivolte a ridurre i danni provocati da una potenziale caduta in sicurezza. I soggetti coinvolti nella produzione dei documenti che compongono l’E.T.C. sono il Coordinatore, l’Installatore e il Produttore. Al Coordinatore / Progettista spetta la stesura di elaborati grafici, la relazione tecnica illustrativa con la descrizione delle misure preventive da adottare, la planimetria della copertura e punto di accesso, relazione di calcolo. L’installatore dovrà produrre la Dichiarazione di Conformità delle opere eseguite. Al Produttore spetta la certificazione del prodotto, il Manuale d’uso e la definizione del programma di manutenzione.


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